Uras: “disattenzione delle istituzioni sulla vertenza Aias”

Cresce la  preoccupazione per  le drammatiche condizioni in cui si trovano ad operare i 1240 lavoratori dipendenti che  lamentano da anni il sistematico ritardo nei pagamenti delle retribuzioni e dall’altro le possibili ripercussioni negative sull’assistenza alle persone

“La vertenza AIAS è una vicenda lunga e dolente che richiama, fino ad oggi, la responsabilità per disattenzione delle Istituzioni Regionali versoi i temi della disabilità e dell’assistenza”. Lo ha detto il senatore sardo progressista Luciano Uras del gruppo Misto, che ha aggiunto:

“Siamo già intervenuti su questo argomento come gruppo parlamentare. Attendo che il Ministro della salute si occupi in modo opportuno di questa dolorosa situazione, nella quale si intrecciano profili che riguardano i diritti delle persone in condizioni di oggettivo bisogno di tutela socio-sanitaria con la sistematica denunciata violazione dei diritti dei lavoratori dipendenti dell’AIAS, che devono sopportare da diverso tempo la irregolarità delle retribuzioni lavorate”.

“Destano una crescente preoccupazione, in particolare, da un lato le drammatiche condizioni in cui si trovano ad operare i 1240 lavoratori dipendenti, i quali lamentano da anni il sistematico ritardo nei pagamenti delle retribuzioni e dall’altro le possibili ripercussioni negative che la vertenza può comportare sul piano dell’assistenza di persone in condizione di grave disabilità. Manca l’intervento della Regione verso la tutela alla legittima protesta dei lavoratori per l’irregolare pagamento dei salari”.

“Di fatto, spero involontariamente, si determina una irrituale situazione di favore all’AIAS che colpirebbe i lavoratori con pesanti provvedimenti disciplinari, soprattutto in danno dei rappresentanti sindacali impegnati nella battaglia per il pieno rispetto del contratto di lavoro, con ciò contribuendo ad acuire la conflittualità fra le parti”.

“Per questo chiedo all’Assessore regionale di farsi carico tempestivamente del problema per portarlo alla definitiva soluzione senza indugio, intervenendo ad assicurare tra l’altro i diritti sindacali dei lavoratori colpiti da provvedimenti disciplinari che appaiono funzionali a determinare il loro licenziamento”.

A. T.

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