Una “Isula” tutta da conoscere e scoprire: primo consuntivo di un bel progetto
di Roberta Manca
Sabato 18 presso l’Exma di Cagliari si conclude con un evento collaterale il Progetto Isula: Viaggio esperenziale nelle meravioiglie della Sardegna che dal 19 novembre ha animato il settore turistico culturale della nostra regione.
Il progetto, presentato dall’Associazione di volontarito Amici di Sardegna è stato finanziato con un contributo della RAS L. R. 7/55 annualità 2020. Esso si è sviluppato con una serie di eventi e laboratori che si sono tenuti in alcuni siti di Cagliari, Lunamatrona, Siddi e Pau. La finalità del progetto era proporre degli eventi di turismo emozionale in grado di coinvolgere e far diventare protagonisti gli stessi partecipanti attraverso dei percorsi di conoscenza integrata dei territori proposti utilizzando tutti i sensi.
I contenuti e le modalità di fruizione degli eventi infatti avevano lo scopo di far vivere più che semplicemente far trascorre il tempo dedicato alle attività turistiche da noi proposte. Viverle dunque con l’ausilio di tutti i sensi al fine di ottimizzare il gradimento dei partecipanti e generare in loro delle emozioni, piccole e grandi scoperte, piacevoli sensazioni, destare meraviglia o sorpresa in grado di generare un “buon ricordo” dell’evento. Infatti questa è la migliore forma di pubblicità che produce significativi benefici nella diffusione e gradimento dell’offerta turistica della Sardegna.
Tutti gli eventi programmati si sono svolti nell’ambito di questa filosofia e senza soluzioni di continuità si è offerta un’esperienza suggestiva e personalizzata in grado di generare un ambiente di condivisione partecipata e soddisfare tutti coloro che cercano delle esperienze innovative in ambito turistico. Oltre alle numerose visite guidate che sono state realizzate con il massimo coinvolgimento dei visitatori grazie a una narrazione dei luoghi e dei fatti molto curata e arricchita da aneddoti e curiosità. Sono state effettuate numerose visite guidate in vari siti di interesse archeologico, naturalistico, geologico, speleologico, antropologico e enogastronomico, I laboratori hanno avuto un ruolo molto importante. Gli ambiti tematici in cui si sono svolti hanno riguardato: la flora e la fauna endemica, l’utilizzo delle piante per finalità curative e gastronomiche, la lavorazione della farina, del pane, della pasta e dei dolci, la lavorazione e l’uso della Ossidiana con percorsi sensoriali, la pratica della tessitura neolitica su telaio, la cucina della tradizione sarda, con approfondimenti su formaggi, insaccati e vini, la lavorazione della ceramica, la conoscenza dei costumi nuragici, strumenti e armi del periodo, la partecipazione alla costruzione di arcaici strumenti musicali con le canne e le zucche e scoprire i loro suoni. In alcune visite inoltre si sono avute delle inaspettate apparizioni di figuranti in costume d’epoca che, in prossimità dei siti oggetto delle visite, hanno arricchito con delle brevi performance la narrazioni delle Guide Turistiche e degli Archeologi presenti. Inoltre si è avuto modo di dedicare dei laboratori di animazione ludica per i bambini (ma non solo!) grazie alla collaborazione avuta con degli esperti che hanno realizzato dei piccoli eventi in cui il pubblico ha potuto divertirsi e giocare in contesti inediti quali: la necropoli di Tuvixeddu, la Sella del diavolo e il sentiero dell’ossidiana a Pau.
La comunicazione è stata pertanto assai articolata e ha destato notevole apprezzamento da parte del pubblico che ha partecipato numeroso, nonostante la Pandemia e le sfavorevoli condizioni metereologiche. Ma comunque gli obiettivi sono stati raggiunti, così come risulta anche dalle risposte riportate sui questionari che sono stati elaborati dai partecipanti agli eventi.
Infatti il monitoraggio e la valutazione dei risultati ottenuti sono stati realizzati mediante delle schede che sono state compilate dai partecipanti agli eventi, che hanno compilato prima, durante e dopo gli eventi programmati per la singola giornata. I questionati contenevano una serie di utili indicazioni in merito alla qualità dei servizi offerti e in particolare esso conteneva delle domande riferite al Turismo esperienziale, alla importanza che la RAS sostenga questo genere di iniziative e al gradimento di questo genere di offerta di servizi turistici.
Dai dati rilevati risulta che il 92% del campione è sardo (di nascita, residenza) e che l’8% sono turisti non residenti ; che circa l’80% del campione ribadisce l’importanza di voler conoscere la storia e le tradizioni della Sardegna; che circa il 90% degli intervistati ritiene che conoscere la storia e le tradizioni della Sardegna siano bene trasmetterle ai figli; che circa il 90% ritiene che siano molto importanti eventi esperienziali; che oltre il 43% degli intervistati preferisce partecipare a escursioni e/o visite guidate e che il 43% degli intervistati preferisce partecipare a laboratori e a eventi che consentano di utilizzare tutti i sensi; che il 70% del campione desidera gustare le pietanza tipiche e pagare un equo prezzo nonché conoscere la storia delle pietanza e dei prodotti, mentre il 15% desidera anche conoscere le ricette e partecipare alla realizzazione delle pietanze; il 90% si ritiene molto soddisfatto della esperienza svolta con il progetto Isula, mentre solo un 10% si ritiene abbastanza soddisfatto; l’85% degli intervistati ritiene che il turismo esperienziale sia molto importante, il 10% ritiene che esso sia abbastanza importante e il restante 5% afferma che esso è poco importante; Infine il campione ha risposto assai bene all’ultima domanda del questionario dove il 98% ha affermato che la RAS deve sostenere attività volte a promuovere la conoscenza della storia e delle tradizioni della Sardegna.
Per quanto realizzato ci si augura che la RAS Assessorato al Turismo faccia tesoro di questa positiva esperienza e sostenga sempre più questo importante settore del turismo in grado di rilanciare il turismo interno, destagionalizzare, favorire e diversificare l’offerta turistica della nostra regione.