Susanna Camusso a Sarroch e Cagliari a  sostegno della campagna  referendaria    

Una giornata trascorsa  per spiegare le posizioni della Cgil,    sui voucher la Camusso ha detto che “La Cgil non smobilita, nonostante il decreto Legge del Governo e  fino a quando detto decreto non sarà convertito in legge”

di Antonio Tore

Il   segretario generale della CGIL, Susanna Camusso, ha trascorso una mattinata nell’area industriale di Sarroch, al mercato rionale di Pula e, infine, al piccolo Auditorium. Di pomeriggio ha partecipato ad un incontro organizzato al Teatro Lirico, gremito di militanti. Il suo arrivo a Cagliari per sostenere la campagna referendaria e la proposta di legge per “La Carta Universale dei Diritti sul Lavoro”.

Nella conferenza, la Camusso, assieme a Michele Carrus (segretario generale della CGIL in Sardegna), ha risposto, inizialmente, alle domande di   alcuni giornalisti. Con riferimento alla problematica dei voucher, la Camusso ha detto che “la Cgil non smobilita, nonostante il Decreto Legge del Governo, fino a quando detto Decreto non sarà convertito in legge. Il sindacato sarà presente, tra due giorni, davanti a Montecitorio per verificare che, effettivamente, il decreto sia stato convertito. Il sindacato della Cgil rivendica il fatto – ha proseguito Camusso –  di aver riportato il Paese e le forze politiche e imprenditoriali a parlare del lavoro”.

Michele Carrus ha poi affermato che, nel 2016,  in Sardegna, il 33% dei voucher acquistati riguardava il settore del turismo e della ristorazione ed hanno sostituito, nei fatti, i rapporti di lavoro stagionali. “Il lavoro nero – ha continuato Carrus – non solo non è diminuito con l’introduzione dei voucher, ma, anzi, ha avuto un aumento del 2% rispetto ai periodi precedenti”.

Alla domanda sulla esistenza dei “padroni nel campo lavorativo”  Susanna Camusso ha risposto: “Si, i cosiddetti padroni esistono ancora, ma devono capire, una volta per tutte, che anche loro fanno parte di un sistema sociale”. Ed ha proseguito “nonostante l’introduzione dei voucher, è aumentato il numero di partite Iva, un sistema che ha fatto passare l’onere sulle spalle dei lavoratori e non più delle imprese. Un altro problema che è stato scaricato ai lavoratori è dovuto all’abolizione del reato di intermediazione di mano d’opera”.

“Non è stagione della paura o di stare sulla difensiva – ha continuato Camusso – ed è profondamente sbagliato pensare che la situazione attuale di precariato dei giovani sia colpa delle generazioni precedenti, perché i padri e i nonni difendevano i propri diritti. Bisogna avere, come la Cgil ha, uno sguardo rivolto all’orizzonte, anche se lontano”.

Sono inoltre intervenuti al dibattito Omar Chessa, docente dell’Università di Sassari, Gianni Loy, docente dell’Università di Cagliari e Sabrina Perra, docente dell’Università di Cagliari. Susanna Camusso ha concluso parlando dei rapporti con le altre organizzazioni sindacali, assieme alle quali è stata organizzata la manifestazione del 1 maggio per ricordare la strage di Portella della Ginestra del 1947 dove morirono 14 lavoratori ad opera della banda di Salvatore Giuliano.

 

 

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