Il sottosegretario a passeggio tra i beni culturali e ambientali selargini

Visita a Selargius del sottosegretario dei Beni Culturali Antemo Cesaro che durante una mattinata ha visitato  vecchie proprietà ristrutturate per fini pubblici,  parchi e giardini

 di Antonio Tore

Accompagnato dal Sindaco uscente Gian Franco Cappai, dal Presidente del Consiglio Comunale Gabriella Mameli e dal parlamentare dei Riformatori Pierpaolo Vargiu, il sottosegretario ai Beni Culturali Antimo Cesaro ha potuto visitare gli spazi recuperati dall’amministrazione comunale.

Sono stati creati ampi spazi verdi con giochi per bambini, ambienti per anziani e una biblioteca per ragazzi, oltre al teatro nell’area della ex distilleria a vapore, voluta dall’avvocato Sebastiano Boi, nei cui locali si svolgeva l’attività vinaria. La distilleria  fu ceduta nel 1911 alla società Vinalcool, che già era proprietaria di complessi industriali a Pirri e Quartu Sant’Elena.  Dopo varie vicissitudini, dovute anche al periodo della guerra e post bellico, la distilleria cadde in disfacimento e solamente negli anni dopo il 1980 il Comune l’acquisì per farne strutture fruibili da tutti i cittadini.

Il percorso con Antimo Cesaro è iniziato con la visita al Teatro comunale Si e’ Boi, capace di ospitare 485 persone, dotato dei camerini per gli artisti, della sala regia, luci e suoni e una capiente sala prove. La struttura è in attesa del collaudo dell’impianto di insonorizzazione per poter essere completamente a norma. Il sottosegretario ha espresso il compiacimento per la realizzazione, ma ha evidenziato come la carenza di risorse finanziarie sia a livello nazionale che locale impongano all’autorità comunale la ricerca di privati che abbiano le capacità economiche e finanziarie di gestire la struttura.

Attraverso le strade del paese si è giunti ai locali dell’ex carcere aragonese. Il Comune, utilizzando i fondi europei disponibili, ha ristrutturato i locali che erano stati adibiti anche come curia feudale e caserma dei carabinieri. L’idea è di farne un museo in cui esporre i numerosissimi reperti archeologici ritrovati nel territorio e darne la gestione auna cooperativa die giovani selargini disoccupati.

E’ stata, poi, visitata la casa padronale del canonico Putzu, storico della Chiesa e direttore dell’archivio Arcivescovile di Cagliari. La casa, con tipica struttura delle case campidanesi, ristrutturata dal Comune è sede di vari eventi culturali ed è utilizzata durante il banchetto (su cumbidu) dell’Antico Sposalizio Selargino.

La visita si è conclusa nell’antica chiesa di  San Giuliano, dove si svolge il “Matrimonio Selargino” e risale, probabilmente, al XII secolo. Nella sacrestia sono conservate le teche in cui le autorità comunali e i Confratelli del Rosario custodiscono per 25 anni le promesse di amore e fedeltà scambiate dagli sposi.

Il sottosegretario, esprimendo il proprio compiacimento per le opere realizzate dal Comune, ha ribadito che le strutture devono trovare nel mondo imprenditoriale privato le risorse economiche per una gestione che deve essere foriera di opportunità di lavoro per i giovani del paese.

Commenta!