Sestu: traffico di cocaina, il pm chiede la condanna dei Palla
Un giro di droga per circa 3 milioni di euro annuali è il bilancio del traffico illecito al centro, secondo i magistrati, delle attività della famiglia Palla.
di Annalisa Pirastu
Il pm Guido Pani e la gup Gabriella Muscas hanno chiesto pene che variano dai 3 ai 18 anni per i responsabili del traffico di stupefacenti. Il processo si svolge con rito abbreviato contro 8 delle 15 persone che, secondo la Direzione distrettuale Antimafia, si occupavano di alimentare il commercio sotterraneo della droga. L’indagine denominata Leone rosso era cominciata nel 2013, quando Cristoforo Floris di Cagliari, era stato fermato con 25 chili di cocaina.
Gli indagati appartengono a ciò che è stata definita dai magistrati come un’associazione a delinquere, che importava cocaina dall’ Olanda in grossi quantitativi e la smerciava in Sardegna al dettaglio.
Le figure di riferimento per questo commercio sono state individuate in alcuni membri della famiglia Palla e altri, che operava nella zona di Sestu.
I capi alla testa degli affari illeciti erano 6 coadiuvati da una serie di complici che avevano il compito di smistare e distribuire lo stupefacente.
I proventi dell’attività illecita venivano poi trasformati in beni come case e terreni che venivano intestati solo pro forma a dei prestanome o trasformati in attività redditizie diverse.
L’attività criminale durata dal 2011 al 2013 è stata individuata e quindi interrotta dalla polizia nel dicembre 2015. La banda deve rispondere di associazione a delinquere, di spaccio e, a vario titolo, di intestazione fittizia di beni nonché di porto abusivo d’arma.
La pena maggiore cioè di 18 anni, è stata chiesta per Ignazio Palla, di 56 anni, considerato la mente e il capo dell’associazione a delinquere, 16 invece per Stefano Antonio Cogotti di 48, originario di San Sperate e a lungo residente in Olanda, individuato come collaboratore e referente in stretto contatto con Palla.
Salvatore Mereu, di 45 anni si occupava invece del trasferimento del denaro dei proventi in Olanda, operando diversi viaggi in auto. 12 anni per Sandro Palla di 49 anni che si occupava di trasbordo e occultamento del denaro e teneva aveva i contatti con Mereu. Sandro Palla si attivava inoltre per reinvestire i proventi illeciti, dirottandoli in varie attività economiche riferibili al fratello. 10 anni per Dino Porcu di 51 anni, che in sostituzione a Salvatore Mereu, portava i soldi in Olanda.
Il pm ha poi chiesto 4 anni per Fabrizio Pinna, 47, con l’accusa di aver usato il denaro “sporco” nelle imprese “Rifinite costruzioni” e “Pieffe costruzioni”. 3 anni per Maria Grazia Mereu, 54, moglie di Ignazio Palla, con l’accusa di riciclaggio. 20 mesi per Andrea Palla, 31, accusato di intestazione fittizia di beni con Ignazio
Adina Palla, 34 accusata di riciclaggio ha invece patteggiato due anni
Ieri hanno parlato anche gli avvocati difensori Giuseppina Demurtas, Fernando Vignes, Massimo Atzeni e Luca Valdes,
Il 10 gennaio sarà la volta dei legali Roberto Delogu, Pierluigi Concas, Fernando Vignes e Marco Fausto Piras.