Serdiana come Woodstock. Il 1° Festival hippie della Sardegna
di Paolo Piu
Il sogno si è finalmente realizzato! Il 3 settembre è stata una data memorabile, non solo perché il sole ci ha donato una bellissima giornata luminosa, appena rinfrescata da una leggera brezza di fine stagione, ma perché l’area di Santa Maria di Sibiola, nel comune di Serdiana, ha visto il primo Festival hippie organizzato in Sardegna da Giovanni Solinas e Valentina Meloni, dell’associazione culturale “Il giardino degli Orbs”. Per tutta la giornata, dalle 10.30 del mattino fino alla mezzanotte, il parco ha visto per la prima volta un mega raduno di circa 3000 persone (o forse di più, difficile contarle tutte), che hanno ballato e cantato al ritmo della musica degli anni ‘60 e ‘70, in una rievocazione del leggendario concerto di Woodstock. Ben 12 band e 60 musicisti si sono alternati sul palco eseguendo le cover dei famosi cantanti dell’epoca, da Bob Dylan a Joe Cocker, da Santana ai Doors da Neil Young a Janis Joplin, trascinando il pubblico per l’intera durata dell’evento in un vortice caleidoscopico di suoni, balli, ritmo e colori che hanno caratterizzato l’intera giornata.
Ma la musica non è stata l’unica protagonista. Un discreto numero di artisti ha arricchito la manifestazione con le proprie performance e un cospicuo numero di venditori ha presentato i propri prodotti, dall’artigianato all’abbigliamento etnico. Numerosi anche i seminari e workshop tenuti da vari operatori olistici, che oltre ai trattamenti energetici o di riequilibrio, hanno attratto nel corso di tutto l’evento un elevato numero di persone interessate a questo settore. Tra gli ospiti erano presenti anche gli Hare Krishna, che hanno condiviso coi partecipanti la cultura dell’India attraverso i canti devozionali della tradizione orientale.
Nel corso della serata una sfilata dei migliori abiti e costumi hippie ha ulteriormente apportato una gradevole nota di colore e allegria uniformemente diffusa sia tra i partecipanti che tra il pubblico. Il 1° premio è stato conferito all’unanimità a Tomaso Meloni, hippie di prima generazione e fondatore delle due comunità isolane che fanno di quella cultura di pace, amore e libertà il loro stile di vita. Il tutto si è svolto nel modo migliore, senza alcun incidente e nel tacito rispetto della natura e delle regole condivise.
La manifestazione si è conclusa a notte inoltrata con l’esecuzione del brano “Let the Sunshine in” che sino alla fine ha trascinato il pubblico, ancora numeroso nonostante l’ora, in un vortice di gioia e allegria condivisa, che fino all’ultimo ha espresso tutta la voglia di vivere, di divertirsi e di contrastare quel clima di diffidenza e incomprensione che ha caratterizzato il passato più recente. Per dimostrare che anche dopo più di 50 anni lo spirito che contrasegnò il festival di Woodstock e il movimento hippie è ancora vivo e capace ancora oggi di attrarre persone di ogni età.