Sciopero dei lavoratori dipendenti di una ditta in appalto alla Saras
Da 4 giorni sono in sciopero i dipendenti di una ditta che lavora in appalto per la Saras. Presa di posizione della Cgil e della Uil.
di Antonio Tore
Sarà la quarta giornata di sciopero domani per i lavoratori edili dell’impresa Manca che operano nell’area industriale di Sarroch e che, alle sette e mezza, saranno in presidio davanti ai cancelli della Saras, committente della ditta edile. Una parte degli operai lavora da decenni con rinnovi contrattuali di tre, quattro o al massimo sei mesi, e adesso persino senza alcun confronto sindacale perché l’azienda ha interrotto ogni dialogo, imponendo unilateralmente le scelte su quali contratti rinnovare e quali no.
Una discrezionalità inaccettabile per Fillea Cgil e Feneal Uil, che chiedono di fissare regole certe e condivise: “Le ragioni della protesta – si legge nel volantino che verrà distribuito domani – sono legate all’assenza di criteri chiari e omogenei nella gestione dei rinnovi dei contratti a tempo determinato, decisi dall’azienda senza considerare minimamente la storicità dei lavoratori con anzianità ultradecennale alle dipendenze della stessa impresa”.
Una situazione di precarietà estenuante che sta riscontrando la solidarietà dei novanta colleghi che già in queste prime tre giornate di sciopero hanno bloccato i cantieri e chiedono, insieme alle segreterie Fillea e Feneal di Cagliari, che vengano ripristinate corrette relazioni sindacali. A ciò si aggiunge anche la
discriminazione fra gli operari assunti dopo febbraio 2017 ai quali, pur lavorando fianco a fianco con gli altri, non viene pagato l’integrativo. La motivazione? E’ stato disdettato dall’Ance, ma il paradosso è che la ditta Manca non fa parte dell’associazione dei costruttori.
A preoccupare ulteriormente i sindacati ci sono le condizioni di salute di uno dei lavoratori in sciopero della fame ormai da giorni e la totale indisponibilità da parte dell’azienda a dare un segnale distensivo. L’auspicio è che domani, ai cancelli della committente Saras, quel segnale arrivi in qualche modo, altrimenti lo sciopero andrà avanti, con altre iniziative e altre forme di mobilitazione.