Sardos e migrantes a Cagliari all’ex Manifattura Tabacchi

C’erano gli studenti delle scuole superiori insieme ai migranti e agli operatori e ai volontari della Protezione Civile alla giornata “Sardos e Migrantes”, dedicata all’accoglienza e all’integrazione all’’ex Manifattura Tabacchi, a Cagliari. L’evento, con il lavoro e il grande impegno della Protezione Civile e delle associazioni di volontari, si è sviluppato lungo tre direttrici: fare il punto sulla gestione dei flussi migratori in Sardegna, condividere le azioni realizzate e in corso di realizzazione per favorire l’inclusione e richiamare l’attenzione degli studenti sulle vite dei migranti che abbandonano i paesi d’origine a causa di guerre, tensioni sociali, carestie. L’iniziativa è stata promossa dalla Regione, con la collaborazione di Sardegna Solidale e il supporto operativo della Direzione regionale della Protezione civile e delle associazioni Psicologi per i Popoli Sardegna, Farmacisti volontari, Soccorso Iglesias, AVIS Perfugas, Masise Sinnai e Casa Emmaus di Iglesias.

Sono intervenuti gli assessori degli Affari Generali Filippo Spanu e della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, il Prefetto Tiziana Giovanna Costantino, Angela Quaquero, delegata del presidente Pigliaru sulle questioni che riguardano i flussi migratori, Silvana Tilocca, responsabile del Dipartimento Prevenzione ATS, la Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza Grazia Maria De Matteis e i rappresentanti di associazioni impegnate nel campo dell’accoglienza, del mondo scolastico e delle comunità di migranti. La Regione per la prima accoglienza mette in campo un’organizzazione ormai collaudata composta da operatori e volontari molto preparati e diversi importanti progetti per favorire l’inclusione e l’integrazione.

L’incontro con gli studenti. Nell’arco della mattinata, i giovani hanno animato gli incontri sulle questioni che riguardano il fenomeno migratorio. Si è discusso di lotta alla tratta e degli interventi in via di realizzazione in Sardegna per fronteggiare il grave fenomeno. Gli studenti sono stati invitati a condividere i percorsi e le difficoltà legate al processo di integrazione. In contemporanea si sono svolti laboratori di studio, lavoro e gioco destinati ai bambini di tante nazionalità.

L’apericena solidale. A conclusione della Giornata, le organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile e le comunità dei migranti hanno proposto un apericena solidale, il  cui ricavato sarà utilizzato per l’acquisto di libri, abbigliamento e attrezzature scolastiche per i minori ed i giovani migranti che frequentano le scuole della Sardegna.

Spanu. “Quella di oggi è una bella giornata dedicata a tutte le energie positive che in Sardegna sostengono le attività legate all’accoglienza dei migranti. E’ il quadro di un’isola generosa che ha preso a cuore un fenomeno che è diventato un aspetto essenziale del nostro tempo. L’incontro con le ragazze e i ragazzi delle scuole superiori è stata l’occasione per mostrare quello che è stato fatto e quello che si può ancora fare. In questo momento possiamo gestire, con maggiore tranquillità, le fasi dell’inclusione e dell’integrazione dei migranti. La Regione, insieme alle Prefetture e all’Anci con i quali abbiamo sottoscritto due protocolli d’intesa, è in campo -ha chiarito Spanu- con azioni concrete per potenziare la rete degli Sprar e con i progetti di volontariato sociale per i quali la Giunta ha stanziato, in questa prima fase, 100 mila euro. Stiamo inoltre dando corso a progetti di cooperazione con i paesi da cui i migranti partono, in particolare con Senegal e Tunisia. E siamo pronti ad avviare analoghi interventi in Algeria per fronteggiare il fenomeno degli sbarchi diretti, un flusso illegale che vogliamo in tutti i modi contrastare”.

Spano. “La nostra Protezione civile, con i funzionari e i volontari delle diverse associazioni isolane, ha sempre dimostrato alta professionalità e immensa generosità sul campo per allestire le strutture necessarie alla prima accoglienza dopo un viaggio di dolore” ha detto l’assessora con delega alla Protezione civile Donatella Spano. “Ma il lavoro non si conclude al momento degli sbarchi perché l’impegno si trasferisce nei territori con i progetti di integrazione dei migranti dove i volontari sono sempre in prima linea. A ogni occasione, come Sistema regionale di Protezione civile, abbiamo fatto la nostra parte per contribuire al salvataggio delle vite umane e ne siamo orgogliosi perché crediamo nella cultura dell’accoglienza, un grande valore di cittadinanza e solidarietà da trasmettere alle nuove generazioni come stiamo facendo nella giornata odierna con la presenza degli studenti sardi”.

Volontariato sociale. A seguito della sottoscrizione del protocollo d’intesa tra Regione, Prefetture, Anci e sindaci di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano, relativa alle attività di volontariato sociale rivolte ai richiedenti protezione internazionale, la Regione ha pubblicato la manifestazione di interesse per la presentazione da parte dei comuni interessati dei progetti.

Alla scadenza del 30 settembre tre comuni – Cargeghe, Iglesias, Valledoria – hanno presentato in raccordo con le associazioni del proprio territorio altrettante proposte. I progetti, al momento in fase di attuazione, coinvolgono 40 richiedenti protezione internazionale in attività di pubblica utilità.

Recentemente la Regione ha proceduto alla nuova pubblicazione dell’avviso per consentire la presentazione di ulteriori progetti di utilità sociale con una sostanziale modifica per favorire un maggior coinvolgimento del territorio: le proposte possono ora essere presentate anche da parte delle associazioni del terzo settore, previa condivisone della progettualità con le amministrazioni comunali.

Le nuove proposte pervenute coinvolgono circa 70 migranti dei centri di accoglienza del Comune di Elmas, Lunamatrona, Sanluri, Valledoria, Trinità d’Agultu e Vignola, Sarule. E’ possibile presentare le proposte entro il prossimo 22 dicembre.

Richiedenti asilo in Sardegna. E’ in progressivo calo il numero dei migranti ospitati nei Centri di accoglienza straordinaria della Sardegna. Attualmente sono 4998 i richiedenti asilo che vivono nei centri di accoglienza della Sardegna. 277 fanno riferimento alla rete Sprar.

Soccorso e prima assistenza. In porto, con l’arrivo dei migranti, l’Ats si occupa dell’assistenza sanitaria. Il sistema della Protezione Civile dell’organizzazione dei mezzi di supporto e della gestione delle attività immediatamente successive allo sbarco che coinvolgono le associazioni di volontariato. Nell’ambito delle attività di sbarco operano il Corpo Forestale e l’Agenzia Forestas. Vengono inoltre garantiti, a cura della Regione, servizi di mediazione linguistica e culturale. Sarà presto disponibile la struttura amovibile, finanziata dal Ministero dell’Interno, in grado di agevolare il lavoro di operatori e volontari e di migliorare la qualità della primissima fase dell’accoglienza.

Cas e  Sprar. In Sardegna sono attivi 147 Cas (Centri di accoglienza straordinaria)  e 12 progetti Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati).  I Cas sono così distribuiti:  12 in provincia di Nuoro, 22 in provincia di Sassari, 13 in quella di Oristano e 90 nella provincia di Cagliari.

Incontri nelle scuole. Sono in corso, per iniziativa della Regione, incontri di informazione e sensibilizzazione sul tema delle migrazioni nelle scuole superiori: l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu e Angela Quaquero, delegata del presidente Pigliaru per le questioni che riguardano i flussi migratori, insieme a giovani richiedenti asilo e mediatori culturali, si sono confrontati con gli studenti dell’Istituto Levi di Quartu, del Minerario di Iglesias, degli istituti “Satta” e “Amaldi” di Macomer e degli istituti scientifico, agrario e alberghiero di Sassari. Altri incontri sono in programma nelle prossime settimane.

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