In Sardegna stravince M5S: ma servirà?
Quando manca un soffio per avere tutte le sezioni , M5S mette in cassa in Sardegna oltre il 42% circa, sia alla Camera che al Senato, superando il centrodestra che segna quasi il 32%. Terzo il centrosinistra che registra il 17,50%, di sui uno scarso 14,77 del Pd.
di Sergio Atzeni
In Sardegna il movimento Cinque Stelle ha fatto il pieno di voti e porterebbe nell’uninominale sei candidati alla Camera e tre al Senato. Una affermazione netta e senza ombre che ha una matrice da ricercare sul voto di protesta dei sardi che darebbero ai penta stellati 16 scranni dei 25 totali disponibili nell’isola.
Solo rimasugli per gli altri che dovrebbero concretarsi in tre seggi a Forza Italia e al Pd, due alla Lega-Psd’Az, uno a Fratelli d’Italia.
Quando manca un soffio per avere tutte le sezioni , M5S mette in cassa in Sardegna oltre il 42% circa sia alla Camera che al Senato superando il centrodestra che segna quasi il 32%. Terzo il centrosinistra che registra il 17,50%, di sui uno scarso 14,77 del Pd.
Insomma la Sardegna sarà rappresentata nel Parlamento nazionale in maggioranza dai rappresentanti dei movimento di Di Maio che dovranno dare voce alle tante richieste del’isola,in primis il lavoro, la zona franca e la continuità territoriale.
Grossi problemi che M5S dovrà fare suoi se riuscirà a governare a palazzo Chigi cosa ancora molto controversa perché il centrodestra avrà più seggi al Senato e alla Camera. E questo nonostante la vittoria come partito, ma governare sarà molto difficile e il futuro è pieno di nuvole nere in quanto non c’è altra strada che chiedere il beneplacito ad altri schieramenti.
Quindi appoggi esterni o accordi di programma molto labili per guidare L’Italia destinati a fallire al primo venticello con le vittorie sulla carta di Ms5 e Centrodestra che potrebbero essere come quella famosa di Pirro: cioè non serviranno proprio a niente.
E le richieste dei sardi che con il voto hanno consegnato al Movimento 5 Stelle dove andranno a finire?