Rubrica: ”Una strada, un personaggio, una Storia” – Cagliari, viale Regina Elena

Ogni settimana parleremo di una strada raccontando la storia del personaggio a cui è dedicata. Si potranno scoprire così le persone, molte volte sconosciute, legate alla storia della Sardegna o Italiana tramite la loro biografia

di Annalisa Pirastu

Elena del Montenegro nacque a Cettigne, all’epoca capitale del Montenegro, l’8 gennaio 1873. Figlia del futuro re del Montenegro Nicola I, parlava correntemente francese. Studiò a Pietroburgo, frequentò la casa reale russa e collaborò alla rivista letteraria russa Nedelja.

La Regina Margherita intenzionata a sistemare l’unico figlio, Vittorio Emanuele, d’accordo con  Francesco Crispi di origini albanesi e desideroso di una apertura dell’Italia al mondo slavo, fece incontrare i due giovani. La scelta della sposa era dettata dal problema delle nozze fra consanguinei che avvenivano nella nobiltà europea, favorendo difetti genetici e  malattie. Vittorio Emanuele III che era figlio di cugini primi, aveva necessità di sposarsi con una donna estranea per parentela.

Di religione ortodossa Elena, per sposarsi si dovette convertire al cattolicesimo. Il matrimonio fu celebrato il 24 ottobre 1896.A seguito della sconfitta di Adua non furono nozze sfarzose.Tuttavia Elena indossava un velo intessuto di fili d’argento che disegnavano migliaia di margherite. Il corteo era composto da sei berline di gala e preceduto dai corazzieri. In viaggio di nozze gli sposi si recarono sull’isola di Montecristo dove rifuggirono la vita  mondana.

Elena si mantenne sempre umile e discreta accanto al sovrano. Portata per le lingue si prestò a fargli da interprete per il russo, il  serbo e il greco moderno. Ebbero quattro figlie, Iolanda, Mafalda, Giovanna, Francesca  e un figlio, Umberto I, ultimo re d’Italia, che somigliava alla madre per statura e salute. Elena era alta 180 cm.

L’11 agosto 1900 quando, in seguito all’assassinio del padre, Vittorio Emanuele dovette improvvisamente salire al trono, Elena assunse tutti i titoli del marito: divenne Regina d’Italia e, con l’Impero Coloniale, Regina d’Albania e Imperatrice d’Etiopia.

Elena era appassionata d’arte. Ideò con il pittore Francesco Paolo Michett il francobollo noto come Michetti a destra perchè l’effigie di Vittorio Emanuele III era rivolta a destra. La sua popolarità aumento quando, nel 1908 si recò a  Reggio Calabria e Messina colpite da un terremoto e vi prestò soccorso. Ottenne la laurea in medicina honoris causa. Finanziò assiduamente opere benefiche e Pio XI le conferì laRosa d’oro della Cristianità la più importante onorificenza del Cattolicesimo per una donna. Promosse iniziative per la formazione dei medici e degli operatori sanitari, per la ricerca contro la poliomielite, per il Parkinson e contro il cancro.

Durante la prima guerra mondiale fece l’infermiera a tempo pieno e trasformò in ospedali il Quirinale e Villa Margherita. Per reperire fondi inventò la “fotografia autografata” venduta nei banchi di beneficenza e, alla fine del conflitto, propose la vendita dei tesori della corona per i debiti di guerra.

Tre mesi dopo l’inizio della Seconda Guerra Mondiale scrisse alle sei sovrane ancora neutrali di Danimarca, Paesi Bassi, Lusemburgo Belgio, Bulgaria e Yugoslavia  al fine di evitare la seconda guerra mondiale. Quando Vittorio Emanuele fece arrestare il Duce, Elena rimproverò al marito di aver compiuto un atto indegno e disonorevole per un re.

Il 9 settembre del 1943 seguì il marito nella fuga a Brindisi dove il re si rifugiò dopo che fu reso noto l’armistizzio con gli Alleati che aveva segretamente firmato a Cassibile  per porre fine alla guerra. Il 23 settembre la figlia Mafalda venne portata a  Buche nwal dove morì nel 1944.

Nel 46 dopo la fine della guerra, Elena seguì il re in esilio. Il sovrano abdicò a favore del figlio Umberto. La coppia si recò ad  Alessandria d’Egitto, ospite di re Farouk I. Rimasero in Egitto fino alla morte del re, avvenuta il 28 dicembre 1947.

Nel 1952 Elena si trasferì  Montpellier e si sottopose a intervento chirurgico per cancro, al quale non sopravvisse. Morì il 28 novembre 1952. Fu sepolta, come suo desiderio, in una comune tomba del cimitero Saint-Lazare a Montpellier.

Il 15 dicembre 2017 la salma della regina è stata rimpatriata da  Montpellier e sepolta nel santuario di Vicoforte Il 17 dicembre successivo sono stati tumulati anche i resti di Vittorio Emanuele III, da Alessandria d’Egitto.

 

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