Rubrica: ”Una strada, un personaggio, una Storia” – Cagliari, viale Luigi Merello
Ogni settimana parleremo di una strada raccontando la storia del personaggio a cui è dedicata. Si potranno scoprire così le persone, molte volte sconosciute, legate alla storia della Sardegna o Italiana tramite la loro biografia
di Annalisa Pirastu
Viale Merello è una lunga strada alberata che, nella parte bassa, incrocia Corso Vittorio Emanuele.
Luigi Merello nacque a Zoagli presso Rapallo, il 12 marzo 1849 da Matteo Gaetano e Angela Denegri, tessitrice di seta.Nel 1868 Merello si trasferì a Cagliari, per prendersi cura dell’impresa del suocero e si specializzò nel commercio dei grani e nella trasformazione del prodotto. Nel 1879 ristrutturò un vecchio mulino in disuso alla periferia di Cagliari, il Molino Annunziata, e vi impiantò macchinari tecnologicamente all’ avanguardia.
La produzione raggiunse i 110.000 quintali di farina. Il molino dell’Annunziata rappresentò uno fra gli stabilimenti industriali più importanti di Cagliari e una delle realizzazioni di punta dell’ancora debole sviluppo industriale dell’isola. Fu il simbolo della cauta modernizzazione dell’industria molitoria italiana.Dal 1887 furono concesse al settore molitorio delle forti protezioni doganale e il «macinato», fu aumentata addirittura del 128%. Il Merello seppe trarre profitto da questa favorevole congiuntura.
Merello investì i profitti in altre attività e tra il 1892 e il 1893 costituì la Società delle strade ferrate del Campidano. La società costruì una linea tranviaria che entrò in funzione nel 1893, che collegava Cagliari con i cinque maggiori Comuni del Campidano. Grazie a questa linea si poterono commercializzare non solo i grani ma anche vino e formaggio, principali risorse agricole dell’area. Questo portò a un cambiamento nella configurazione urbanistica, con l’afflusso di manodopera in città.
Merello si cimentò anche nel settore minerario dell’Iglesiente, nelle tonnare di Carloforte e Sant’Antioco e nel Banco Solla & Deplano, istituto di credito cagliaritano. La rete d’affari da lui creata gli facilitò l’ingresso nel consiglio di amministrazione della filiale cagliaritana della Banca d’Italia e in quello della locale Camera di commercio.
Fu attivo anche politicamente posizionandosi con i gruppi della sinistra sarda di Francesco Cocco Ortu. Fu eletto al Parlamento nel 1890, in rappresentanza del I collegio di Cagliari. In seguito fu deputato di Lanusei dal 1892 sino al 1904.
Fu uno dei promotori e il primo presidente della Camera di commercio di La Spezia, costituita nel 1902. I suoi interessi commerciali erano stimati 5,7 milioni di lire e spaziavano dal settore alimentare a quello metalmeccanico, tessile della iuta, chimico e bancario.
Tra il 1905 e il 1906 fondò con i gruppi come Ravano e Bozano, la società Esercizio Molini che ebbe una posizione centrale nel mercato italiano, dotata di un capitale di 10 milioni. La Esercizio Molini, rappresentò una holding di settore, che limitava la concorrenza tra le imprese, in un mercato sempre più oligopolistico.
La Esercizio Molini., controllava la Molini liguri, la Molini Alta Italia e la Semoleria italiana che controllavano la Molini veneto-emiliani, la Società meridionale di macinazione, il Pastificio ligure già Cassanello & C.
Il Merello approfondì i suoi interessi nel settore del credito e della banca, presumibilmente per fornire sostegni creditizi alle imprese della Esercizio Molini. Nel 1905, dopo una serie di contatti con il direttore del Banco di Chiavari, sottoscrisse interamente le 32.000 nuove azioni che costituivano l’aumento del capitale del Banco, per un valore superiore a 1,7 milioni di lire, diventandone il principale azionista. Nel 1906 entrò a far parte del consiglio di amministrazione e nel 1907 assunse la carica di presidente, che conservò sino alla morte.
L’ingresso del Merello rappresentò un salto di qualità poiché inserì l’istituto in una rete di relazioni che superava l’orizzonte locale. Fu rilevante il coinvolgimento del Banco nel settore molitorio, soprattutto dal 1910, con aperture di credito in conto corrente e scoperto verso società facenti capo alla Esercizio Molini.
il Merello operò anche un’intensa attività di beneficenza. Nel 1913, fece costruire una colonia elioterapica a Bergeggi, ( Savona), per la lotta contro la tubercolosi. Alla sua morte, lasciò alla città di Cagliari l’Opera pia, Luigi e Luigia Merello.
Morì a Genova il 10 gennaio 1916.
Salve,come erede della famiglia merello ci tengo a precisare che a nomi importanti non corrispondono certo eredi di alto livello.