Rubrica: ”Una strada, un personaggio, una Storia” – Cagliari, via Santa Restituta

Ogni settimana parleremo di una strada raccontando la storia del personaggio a cui è dedicata. Si potranno scoprire così le persone, molte volte sconosciute, legate alla storia della Sardegna o Italiana tramite la loro biografia

di Annalisa Pirastu

Via Santa Restituta si trova nel quartiere Stampace di Cagliari.

Le origini di Santa Restituta si fanno risalire alle città tunisine di Cartagine o Biserta. Restituta fece parte dei martiri della citta di Abitina e si formò alla scuola di San Cipriano, vescovo  di Cartagine. Solo scarni dati storici ci consentono di ricostruire le vicende di Restituta. Nel 304, durante la decima persecuzione anticristiana di  Diocleziano numerosi devoti, provenienti anche da Cartagine e Biserta, solevano radunarsi ad Abitina per celebrare il rito eucaristico chiamato dominicum. Un gruppo di  cinquanta persone tra cui Restituta, fu stanato  dai soldati romani durante uno degli incontri eucaristici e trascinato in catene a Cartagine. Qui i cristiani furono interrogati dal proconsole e torturati per abiurare. Nonostante la condanna a morte e le torture i 50 riconfermarono la loro fede. 

La martire fu anche lei processata e trovata colpevole. Fiaccata dalle torture fu quindi caricata su una barca carica di stoppa e cosparsa di resina e pece. Una volta al largo l’imbarcazione venne data alle fiamme. Pare che la santa rimanesse illesa, mentre il rogo avviluppò un’altra imbarcazione di cristiani. La santa, con le poche forze che le rimanevano, si rivolse a un angelo e morì serenamente. La tradizione vuole che la barca, guidata dall’angelo invocato, approdasse nell’attuale  Ischia. Sull’isola viveva una donna cristiana di nome Lucina che, avvertita in sogno dall’angelo, ritrovò  il corpo intatto di Restituta e la barca che, appena approdata, si riempì di gigli bianchi.

Venne quindi data solenne sepoltura alla martire ai piedi dell’attuale Monte Vico, dove sono conservati i ruderi di una basilica paleocristiana e dove sorge oggi un santuario dedicato alla Santa. Santa Restituta è patrona di Ischia dove nella basilica paleocristiana sono custodite due statue lignee della santa e molte sue reliquie.Il culto della santa cominciò a espandersi nei vari luoghi dove trovarono rifugio gli esuli cartaginesi, e così ebbe origine la devozione alla martire africana. Nei seguenti luoghi, in Italia e in Corsica ci sono celebrazioni, monumenti e alcuni resti della santa: Lacco Ameno (Ischia), Napoli, Cagliari, Palermo, Montalcino, Oricola e Calenzana in Corsica.

A Cagliari in via Sant’Efisio a Stampace, c’è la chiesa dedicata a Santa Restituta. Nella cripta, formata da una grotta in parte naturale e in parte artificiale, è posto un altare a tre nicchie. Nell’incavo centrale è situata una statua marmorea della santa. Nella grotta vennero rinvenute nel 1614 delle reliquie che furono attribuite a Restituta. L’ipotesi degli studiosi è che i resti siano stati portati dai vescovi africani, esiliati dal vandalo Trasamondo, nel 6°secolo. Questo confermerebbe anche la storiografia sui martiri di Abitina.

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