Rubrica: ”Una strada, un personaggio, una Storia” – via Sant’Eulalia

Ogni settimana parleremo di una strada raccontando la storia del personaggio a cui è dedicata. Si potranno scoprire così le persone, molte volte sconosciute, legate alla storia della Sardegna o Italiana tramite la loro biografia

di Annalisa Pirastu

Via Sant’Eulalia si trova nel quartiere della Marina , nel centro di Cagliari.

Sant’Eulalia è la Santa più famosa di Spagna. La tradizione la rappresenta come una martire bambina. Eulalia infatti morì a soli 12 anni nella città di Merida, in Spagna, durante la sanguinosa persecuzione cristiana di Diocleziano nel 304.

La persecuzione di Diocleziano, detta anche Grande Persecuzione per la sua ferocia, fu l’ultima e la più grave persecuzione nei confronti dei Cristiani nell’Impero Romano.

Nel 303 dopo Cristo gli imperatori Diocleziano, Massimiano, Galerio e Costanzo Cloro, emisero una serie di editti che revocavano i diritti legali dei cristiani. Gli editti imponevano anche che i Cristiani si adeguassero alle pratiche religiose romane. Gli editti si susseguirono prendendo di mira il clero e ordinando a tutti gli abitanti di offrire un sacrificio agli dèi pagani.

Costantino con l’Editto di Milano di Licinio nel 313, segnò definitivamente la fine della persecuzione.

Eulalia proveniva da una famiglia di fede cristiana e durante la persecuzione era stata nascosta in una casa lontano dalla città, per salvarla dalle ire di Diocleziano. Eulalia però fuggì dalla casa in cui era stata messa per protezione. A piedi scalzi e dopo un lungo cammino nella campagna gelata invernale, arrivò in città.

Si presentò al Tribunale e pronunciò una sola parola “Credo”. Sicuramente l’etimologia del suo nome era appropriata perché Eulalia in greco significa eloquente, ben parlante. Per quella parola, così pregna di significato, i persecutori la torturarono, la mutilarono, la misero su un braciere acceso, quasi a lavare l’onta di quella che consideravano una bestemmia.

La tradizione narra che nel luogo in cui fu sepolta sbocciarono dei gigli, malgrado fosse pieno inverno. Il fiore attribuito a Sant’Eulalia è il giglio oltre che la palma.

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