Rubrica: ”Una strada, un personaggio, una Storia” – via Arrigo Solmi
Ogni settimana parleremo di una strada raccontando la storia del personaggio a cui è dedicata. Si potranno scoprire così le persone, molte volte sconosciute, legate alla storia della Sardegna o Italiana tramite la loro biografia
di Annalisa Pirastu
Via Solmi si sviluppa alle pendici di Monte Urpinu, correndo per un tratto parallela a via della Pineta.
Arrigo Solmi nasce a Finale Emilia il 27 gennaio del 1873.
E’ stato professore di Storia del Diritto Italiano nelle università di Camerino, Cagliari, Siena, Parma e Pavia. In seguito fu professore di Scienze Politiche nell’università di Milano e infine, di Diritto nell’Università di Roma.
Attivo politicamente da giovane, aderì al fascismo e fu eletto deputato del Regno d’Italia nel 1924, per il Partito Nazionale Fascista, poi riconfermato nel 1929.
Accademico dei Lincei, nel 1925 fu tra i firmatari del Manifesto degli Intellettuali Fascisti.
Fu anche sottosegretario all’Educazione Nazionale dal 1932 al 1935. Riconfermato di nuovo alla Camera, divenne Ministro Guardasigilli nel governo Mussolini negli anni dal 1935 al 1939. Fu inoltre nominato membro del Gran Consiglio del Fascismo.
Nel marzo del 1939 divenne consigliere nazionale della Camera dei Fasci e delle Corporazioni fino alla sua nomina al Senato del Regno nel dicembre del 1939.
La sua vasta e varia produzione scientifica fu dedicata soprattutto alla storia giuridica medievale.
Scrisse varie opere tra cui un’apprezzata Storia del Diritto italiano oltre a saggi di Storia del Risorgimento, sostenendo il carattere nazionale dello stesso. Si occupò anche di studi di politica estera soprattutto curò i rapporti Italia e Francia, sempre con ispirazione nazionalistica.
Con i Discorsi sulla storia d’Italia del 1935, che raccoglievano anche alcuni studî precedenti, entrò in polemica con Benedetto Croce sostenendo l’unità fondamentale dello svolgimento storico italiano, testimoniata non solo dalla cultura, ma dal solidale sviluppo delle strutture economiche e giuridiche nelle varie parti della penisola.
Studioso di Dante ne indagò particolarmente la dottrina politica, evidenziandone l’importanza, non solo letteraria ma politica, in un’importante serie di studi.
Importanti anche i suoi scritti di Storia e di Diritto Medievali, dei rapporti fra Stato e Chiesa, del Diritto Sardo, della Storia delle Associazioni Italiane, della storia di Piacenza e Milano. Solmi rivelò nei suoi interessi, e di conseguenza nei sui scritti, un’eccletticità di temi fuori dal comune.
Mori a Roma il 5 marzo del 1944.