Rubrica: ”Una strada, un personaggio, una Storia” – Cagliari, via Ludovico Baylle

Ogni settimana parleremo di una strada raccontando la storia del personaggio a cui è dedicata. Si potranno scoprire così le persone, molte volte sconosciute, legate alla storia della Sardegna o Italiana tramite la loro biografia

di Sergio Atzeni

A Cagliari la strada che parte da via Roma e arriva a  via Manno è dedicata a Ludovico Baylle avvocato, diplomatico, storico, letterato e archeologo.
Baylle Nasce a Cagliari nel 1764 e qui studia grammatica, filosofia e diritto e consegue la laurea in leggi nel 1793. Intraprende subito la carriera diplomatica e si trasferisce a Torino dopo la nomina a “ministro della legazione spagnola”, ma tiene sempre costanti rapporti con la Sardegna.

Suggerisce ai nobili isolani di richiedere una ricompensa ai Savoia per aver impedito ai francesi di conquistare Cagliari e la stessa Sardegna.
Baylle sostiene la parità tra i due stati, Piemonte e Sardegna, che formano il Regno di Sardegna e ritiene il sistema feudale un’ingiustizia che grava iniquamente sull’isola.

Tra il 1797 e 1800 si dedica allo studio dei sigilli medievali e giudicali in particolare, ma la sua intenzione è scrivere una storia profana e religiosa della Sardegna.

Rientra a Cagliari nel 1800 e regala gran parte del materiale raccolto in archivi e numerosi manoscritti riguardanti i fatti accaduti a fine ‘700 alla Biblioteca Universitaria del capoluogo.
Nella sua città di nascita si dedica alla professione di avvocato e riceve la nomina di “Console generale di Spagna” e segretario della “Reale Società Agraria ed Economica”, la futura Camera di Commercio.

Censore dell’università e presidente della biblioteca si interessa della riforma dei programmi dell’ateneo ma anche di problemi sociosanitari dei suoi concittadini come l’assistenza ai ricoverati negli ospedali e quella domiciliare gratuita per i più poveri.

Nel 1816 viene nominato segretario del terzo dipartimento della Marina Militare e, nonostante i suoi molteplici incarichi e impegni, si dedica all’archeologia indagando sul Castello di Medusa (Samugheo) che fa risalire al medioevo e allo studio della medaglia di San Lucifero che ritiene erroneamente sia stata datata dal gesuita Orazio Quaranta.
Baylle conosce perfettamente la lingua latina e nel 1811 è autore dell’iscrizione nella tomba del censore generale Giuseppe Cossu sepolto nella chiesa di Sant’Efisio e nel 1827 scrive quella per Domenico Alberto Azuni tumulato nella basilica di Bonaria.

Come tutti i grandi uomini dà una mano a chi ne ha bisogno come Vincenzo Sulis che ridotto in povertà gli sollecita un incarico.
Memorabile nel 1821 il suo discorso in occasione dell’insediamento sul trono del Regno di Sardegna di Carlo felice. Ludovico Baylle è membro di numerose e ambite accademie tra le quali quella “Italiana”, quella “Reale delle Scienze di Torino” e quella “Labronica di Livorno”.
Gli viene conferita anche la “Croce Civile dei Savoia” ordine istituito da Carlo Alberto Per premiare coloro che si sono distinti in professioni diverse da quella militare. Muore nel 1839 quando ha appena compiuto 75 anni.

 

 

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