Rubrica – Benessere e Bellezza – Massaggio Manuale o Meccanico
Ogni settimana pubblichiamo un articolo dedicato ai temi del benessere e della bellezza
di Rossana Sulis
Oggi parleremo di due differenti approcci al massaggio: quello manuale e quello meccanico e quali elementi favoriscano la scelta di uno dell’altro.
Abbiamo posto una serie di domande ad una professionista di lunga esperienza per meglio capire cosa spinge una persona a fare un trattamento estetico sul corpo e quali possano essere le variabili.
Oggi, in ogni campo, si vuole tutto e subito: è questo il messaggio che ogni giorno passa nelle pubblicità. Ma non sempre funziona così e alcune cose richiedono tempi e gradualità.
Un tempo, ci ricorda la nostra interlocutrice, si iniziava a preparare il corpo per la prova costume già in autunno e si andava avanti con scansione settimanale o anche bisettimanale per tutto l’inverno. Questa routine si ripeteva annualmente. Oggi, invece, ciò non accade di frequente e si vuole avere un risultato in poche settimane o con poche sedute, siano esse manuali o trattamenti con macchinari.
Il desiderio di rilassarsi e affidarsi a mani esperte per un ciclo di massaggi è certamente comune a molte e molti di noi.
Abbiamo già a lungo trattato, nelle scorse settimane, dei benefici del massaggio manuale, non solo per il corpo, ma anche per l’anima. Il tempo che dedichiamo alla cura del nostro corpo è spesso sottratto al lavoro o alla famiglia, ma è un momento sacro e impagabile perchè è un gesto d’amore verso di noi.
Lo stesso ragionamento vale quando si sceglie di fare un ciclo di trattamenti con macchinari. Tuttavia ci sono alcune differenze rispetto alle aspettative.
Proviamo ora ad analizzare quali sono le motivazione che spingono a fare un ciclo di trattamenti e quali motivazioni portino a scegliere tra massaggio manuale o massaggio meccanico.
Una prima discriminante nella scelta tra le due modalità sarà data dal fatto che non tutti amano il contatto così prolungato come può essere un massaggio, la cui durata sarà almeno di 30 minuti.
Infatti alcune persone potrebbero percepirlo come troppo intimo ed invasivo. Non è molto frequente, ma accade e sta alla sensibilità e capacità della o del professionista riconoscerlo. Sarà molto di aiuto la lettura del linguaggio del corpo, il linguaggio non verbale e quello verbale. Se si sbaglia l’approccio nel primo colloquio e non si dedica la dovuta attenzione ai minimi dettagli, si rischia di sbagliare totalmente e di non comprendere cosa chiede il potenziale cliente.
Un secondo elemento da valutare sarà il tempo richiesto dall’applicazione. Molte persone hanno il tempo contato, risultato dell’incastro fra molti impegni. Pertanto può essere decisivo l’utilizzo di un macchinario, la cui durata è predefinita per ogni singola applicazione.
Terzo aspetto è dare priorità al relax e al benessere e, in tal caso è fuori discussione che la scelta cadrà sul massaggio manuale. In tal caso si tiene sempre conto del bisogno del cliente di stare ancora rilassato/a per qualche minuto, pur essendo terminato il lavoro in senso stretto.
Quarto punto sarà il risultato atteso o sperato che è strettamente legato alle aspettative. Infatti se è facile sentirsi rilassati e ricaricati dopo un bel massaggio e quindi all’aspettativa segue il risultato, non è altrettanto scontato quando l’aspettativa riguarda risultati estetici in tempi brevi e visibili, ma saranno necessari tempi più lunghi.
Qui entrano in gioco altre tre componenti quali responsabilità sul proprio stile di vita, e quindi consapevolezza, accettazione e collaborazione per il raggiungimento dei risultati sperati.
Questi ultimi sono fondamentali perchè si possa rispondere in modo adeguato all’aspettativa e dare risultati. Quando si parla di responsabilità si fa riferimento allo stile di vita, cioè l’alimentazione, il movimento o una attività sportiva, fattori costituzionali o l’età.
Alimentazione intesa non solo come quantità di cibo ingerito, ma anche come qualità dello stesso. Eccesso di fumo, alcolici e così via. Ne consegue, la necessità di essere consapevoli di tutti questi elementi, persistendo i quali, è un pò come portare l’acqua con un secchio bucato. Quindi alla luce di questa analisi si può realizzare un ottimo lavoro con risultati che rispecchiano le aspettative, avviando un vero lavoro di collaborazione con la propria estetista o con il professionista a cui ci si sta affidando.
Laddove necessario, sarà bene rivolgersi alla figura del nutrizionista, per fare il punto su come e quanto si sta mangiando. Iscriversi in palestra o andare a correre o camminare, a seconda dell’età. E’ importante ricordare, sempre, che i risultati arrivano più veloci, quando si mette in moto una sinergia e ci si accetta. Partendo da qui si può avviare un cambiamento significativo della nostra immagine.
La prossima settimana chiederemo ancora aiuto alla nostra esperta, per conoscere più da vicino alcuni trattamenti innovativi.