Rubiu (Udc): “La Regione dimentica i giovani disoccupati sardi per i progetti sui migranti”
Contestazione del capogruppo in Consiglio Regionale dell’Udc Gianluigi Rubiu, convinto che le risorse per il rilancio dell’economia isolana debbano avere una corsia preferenziale con molte famiglie sarde che rischiano l’esclusione sociale ed i centri d’ascolto che faticano a venire incontro alle crescenti richieste dei nuovi poveri
redazione
“La Regione dimentica i giovani disoccupati sardi per i progetti sui migranti. Si pensi solo alla mancata erogazione dei finanziamenti per i futuri imprenditori agricoli, con speranze che svaniscono per gli under 40”.
E’ la contestazione del capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu, convinto che le risorse per il rilancio dell’economia isolana debbano avere una corsia preferenziale: <<Non mettiamo in dubbio le finalità di integrazione dei richiedenti asilo, che possono essere coinvolti nei programmi attuati a Cargeghe, Valledoria, Iglesias e Cagliari – puntualizza il rappresentante dei moderati – ma pensiamo che i fondi vadano destinati ai ragazzi isolani in cerca di occupazione”.
Una posizione che non si traduce nel chiudere le frontiere all’accoglienza: “Tutt’altro – rimarca Rubiu – perché va tenuto conto della situazione di povertà dei richiedenti asilo, ma sembra che l’attenzione della giunta Pigliaru sia rivolta unicamente a questa fetta di indigenti, con molte famiglie sarde che rischiano l’esclusione sociale ed i centri d’ascolto che faticano a venire incontro alle crescenti richieste dei nuovi poveri. Si pensi al Sulcis Iglesiente, con il tessuto industriale ormai in via di decadenza. La chiusura delle fabbriche nell’area di Portovesme e dintorni ha portato all’aumento esponenziale del disagio occupazionale e della povertà economica”. Da qui la richiesta di una maggiore attenzione, sin dalla prossima finanziaria, ad un rilancio dei settori trainanti dell’economia isolana: “Le risorse per il rilancio – conclude Rubiu – puntino sulla ripresa delle attività produttive, unica ricetta per sostenere i giovani sardi”.