Il resoconto delle attività del 2017 della Polizia Postale

L’impegno della Polizia Postale e delle Comunicazioni rinnovato nei confronti della prevenzione e contrasto alla criminalità informatica, ribadito in un comunicato sulle attività svolte nell’anno appena concluso.

di Annalisa Pirastu

In uno scenario nel quale la continua evoluzione tecnologica influenza ogni azione del nostro vivere quotidiano, lo sforzo della Polizia Postale e delle Comunicazioni nell’anno 2017 è stato costantemente indirizzato alla prevenzione e al contrasto della criminalità informatica in generale, con particolare riferimento ai reati che, anche a fronte della Direttiva del Ministro dell’Interno del 15 Agosto 2017, sono di precipua competenza di questa Specialità.

Dalle complesse operazioni di prevenzione della pedopornografia online, la Polizia Postale sarda ha svolto una assidua attività di monitoraggio della rete che ha visto controllare ben 1541 siti internet, di cui 8 inseriti in Black List, e ha portato all’arresto di un soggetto e di altri 8 denunciati. Si conferma la rilevanza del fenomeno dell’adescamento di minori online che ha registrato 8 casi trattati che hanno portato alla denuncia di 4 soggetti. Un sensibile aumento, rispetto al 2016, è ravvisabile in materia di reati informatici contro la persona (ad es. diffamazione, cyberstalking, trattamento illecito di dati personali, sostituzione di persona), per i quali sono state denunciate 26 persone.

Con riferimento al financial cybercrime, le sempre più evolute tecniche di hackeraggio, attraverso l’utilizzo di malware inoculati mediante tecniche di phishing, ampliano a dismisura i soggetti attaccati, soprattutto nell’ambito dei rapporti commerciali. Infatti lo scopo delle organizzazioni criminali è quello di intromettersi nei rapporti commerciali tra aziende,  dirottando le somme verso conti correnti nella disponibilità dei malviventi. Il BEC fraud (business e-mail compromise) o CEO fraud (Chief Exeutive Officer) sono la moderna applicazione della tecnica di attacco denominata “man in the middle”, nonostante la difficoltà operativa di bloccare e recuperare le somme frodate, soprattutto perché inviate verso paesi extraeuropei come per esempio Cina, Taiwan e Hong Kong.

Al riguardo di rilievo è la recente operazione internazionale denominata “Emma3”, coordinata dal Servizio Polizia Postale con la collaborazione di 21 Paesi Europei e di Europol, volta a identificare i c.d. “money mules”, primi destinatari delle somme provenienti da frodi informatiche e campagne di phishing, che offrono la propria identità per l’apertura di conti correnti e/o carte di credito sui quali vengono poi accreditate le somme illecitamente acquisite. L’operazione in parola ha consentito di identificare in Regione 4 money mules, nonché di bloccare oltre 29.000 €.

Nell’ambito delle truffe l’attività più significativa, è stata l’operazione “RecCredit” che ha portato al deferimento all’A.G. di 46 soggetti e al blocco di circa € 40.000 in diversi c/c.

L’attività, funzionale a contrastare il proselitismo e prevenire fenomeni di radicalizzazione, ha portato a monitorare circa 900 spazi web.Con riferimento all’attività di monitoraggio del web per il contrasto al terrorismo di matrice islamica, giova evidenziare che gran parte dei contenuti illeciti pubblicati su internet vengono rimossi direttamente dai gestori delle principali piattaforme web i quali, grazie anche alla richiesta di maggiore collaborazione elaborata in numerose sedi istituzionali nell’ambito di progetti internazionali (es. EU Internet Forum) ai quali ha preso parte anche questa Specialità, stanno garantendo un’azione più incisiva per ridurre la proiezione esterna e virtuale del Califfato.

Parallelamente all’incremento dell’uso di strumenti telematici, sono cresciute le aspettative di sicurezza da parte del cittadino. La Polizia Postale e delle Comunicazioni è impegnata ormai da diversi anni, in campagne di sensibilizzazione e prevenzione sui rischi e pericoli connessi all’utilizzo della rete internet, rivolte soprattutto alle giovani generazioni.

Nello specifico si evidenzia che lo scorso 1° Dicembre 2017 è partita la 5° Edizione di “Una Vita da Social”, campagna itinerante della Polizia Postale e delle Comunicazioni e che sosterà a Siniscola, Bosa e Cagliari, nei giorni 28 febbraio, 1 e 2 marzo prossimi e grazie alla quale sino ad oggi sono stati incontrati circa 3000 studenti e 220 insegnanti di vari Istituti scolastici delle città sarde. Un progetto dinamico, innovativo e decisamente al passo con i tempi, che si avvicina alle nuove generazioni evidenziando sia le opportunità del web che i rischi di cadere nelle tante trappole dei predatori della rete, confezionando un vero e proprio “manuale d’uso”, finalizzato ad evitare il dilagante fenomeno del cyberbullismo e tutte quelle forme di uso distorto della rete in generale e dei social network.

A disposizione degli utenti è presente la pagina facebook e twitter di “Una vita da social”, gestita direttamente dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, dove vengono pubblicati gli appuntamenti, le attività, i contributi e dove i giovani internauti possono “postare” direttamente le loro impressioni ad ogni appuntamento. Inoltre nel corso dell’anno sono stati realizzati incontri educativi su tutto il territorio regionale raggiungendo oltre 3100 studenti, circa 1100 tra insegnanti e genitori in circa 100 Istituti scolastici”.

 

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