Regione, Bando Innovazione: 114 domande in tre ore per 28 milioni
Nel primo giorno di apertura, In tre ore sono arrivate 114 domande (24 singole, 90 in collaborazione con organismi di ricerca in particolare Unica, UniSS e Crs4), per un totale di 28 milioni di finanziamenti richiesti e 49 milioni di investimenti
di Alessio Atzeni
La sfida dell’innovazione piace alle imprese sarde. E oggi, nel giorno del click day annunciato da oltre un mese, il bando ricerca e sviluppo pubblicato il 14 aprile ha avuto un eccellente riscontro. In tre ore sono arrivate 114 domande (24 singole, 90 in collaborazione con organismi di ricerca in particolare Unica, UniSS e Crs4), per un totale di 28 milioni di finanziamenti richiesti e 49 milioni di investimenti. L’importo totale previsto messo a disposizione dalla Regione è di 25 milioni di euro, quadruplicato rispetto all’iniziale dotazione di 6 e mezzo: un importo con il quale si prevede di riuscire a soddisfare tutte le domande, considerata la fisiologica percentuale di quelle che non saranno ammissibili o rinunceranno durante la procedura.
UN SUCCESSO ANNUNCIATO. “Un grande successo, del resto ce lo aspettavamo e per questo il mese scorso ho deciso di aumentare notevolmente l’importo del bando – dice l’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci -. Dopo l’annullamento del precedente da 6 milioni e mezzo da parte di Sardegna Ricerche per problemi tecnici nella procedura, che abbiamo completamente rivisto e semplificato, oggi è andato tutto bene. Durante questo mese le imprese si erano registrate, avevano già caricato la documentazione e ricevuto il codice che hanno inserito a partire dalle 12 di oggi per chiudere la procedura. Sono davvero molto soddisfatto dell’esito di questo bando che pur avendo avuto un percorso travagliato si è concluso oggi nel migliore dei modi grazie anche al lavoro congiunto di Sardegna Ricerche, Sardegna.it e Centro regionale di Programmazione. Oltre cento imprese che vogliono crescere, innovarsi, migliorarsi e che per questo investono e chiedono aiuto alla Regione. Una dimostrazione concreta di quanta voglia di impresa e di ripresa ci sia in Sardegna, in un momento ancora difficile ma in cui evidentemente si intravede la via d’uscita, perché le imprese ci credono e sono loro il tessuto economico della società. L’avevo già visto e sentito a novembre scorso, andando in giro con il Roadshow in tutta la Sardegna per presentare i bandi alle imprese, quanta partecipazione e attesa ci fossero, e oggi abbiamo la conferma”, ricorda Paci. “Le imprese credono nel futuro, scelgono di investire e accettano la sfida puntando su un elemento chiave come è l’innovazione facendo rete con l’Università”.
BANDO A SPORTELLO, GUERRA ALLA BUROCRAZIA. L’indicazione generale è chiara: semplificare tagliando tempi e burocrazia. Regola che il vicepresidente della Regione ha coniato e fatto sua da subito, trasmettendo ai suoi uffici un imput preciso: mai chiedere mezzo documento in più di quelli strettamente necessari, basta far scappare gli investitori per colpa delle carte bollate. “Ce lo chiedono gli stessi imprenditori, in ogni occasione, di ridurre e semplificare le procedure. Non possiamo non tenerne conto, anzi è una richiesta che accogliamo pienamente e abbiamo applicato anche a questo bando puntando su regole chiare ma procedure rapide, facili e snelle, che oggi hanno funzionato molto bene”.
IMPRESE, SVILUPPO, INNOVAZIONE: LA GIUNTA C’È. Paci ricorda come la sfida innovazione sia prioritaria per la Giunta Pigliaru, ben consapevole che proprio l’innovazione può consentire alle nostre imprese di fare un deciso salto di qualità. “Sosteniamo con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione il processo di innovazione, che è sì alta tecnologia ma anche edilizia, agricoltura, artigianato e turismo. Mettiamo a disposizione finanziamenti per le imprese e le accompagniamo in tutto il loro percorso sin dalla nascita dell’idea con il sostegno alle start up, ma anche con strumenti come il fablab, l’agenda digitale, il contamination lab. Lo sviluppo lo fanno le imprese – conclude Paci – ma noi abbiamo il dovere di assicurare tutte le condizioni ideali perché si possa fare impresa. Lo stiamo facendo, e continueremo a farlo”.
Il bando è ancora aperto: la chiusura verrà comunicata da Sardegna Ricerche con un adeguato preavviso.