Regione: 50 milioni a enti locali per sbloccare il pareggio contabile

Gli spazi, in base alla ripartizione decisa, dovranno essere destinati a investimenti o al pagamento di debiti fuori bilancio derivanti da sentenze passate in giudicato

 redazione

La Regione cede 50 milioni di spazi finanziari a Comuni, Province e Città metropolitana della Sardegna per consentire di spendere gli avanzi di amministrazione bloccati dai meccanismi di spesa limitati dai vincoli del pareggio contabile.

Gli spazi, in base alla ripartizione decisa, dovranno essere destinati a investimenti o al pagamento di debiti fuori bilancio derivanti da sentenze passate in giudicato. Gli assessori del Bilancio Raffaele Paci e degli Enti locali Cristiano Erriu l’hanno comunicato oggi in Conferenza permanente Regioni-Enti Locali. Le modalità della cessione saranno formalizzate con una delibera nella prossima riunione della Giunta.

 PACI, SARDEGNA UNICA REGIONE A CEDERE UNA SOMMA COSì ALTA – “È una decisione che nasce da un grande spirito di solidarietà e sostegno nei confronti dei nostri territori”, dice l’assessore Paci. “Stiamo cedendo 50 milioni di spazi finanziari, e siamo l’unica regione a farlo, perché le poche altre che lo fanno si fermano al massimo a 10 milioni. È una cifra importante, una boccata d’ossigeno per i nostri enti locali che potranno spendere i loro avanzi di amministrazione per realizzare nuovi investimenti e portarne a compimento altri già programmati, con immediate e positive ricadute sulle comunità, sulla loro economia e sulla possibilità di creare nuove occasioni di lavoro”.

 ERRIU, UN IMPEGNO SUPERIORE A QUELLO DEL 2017. “Si tratta di un notevole impegno finanziario – sottolinea l’assessore Erriu – che la Regione quest’anno ha voluto incrementare rispetto all’anno scorso, quando sono stati ceduti 30 milioni di euro. Con i rappresentanti delle Autonomie locali sono stati concordati ulteriori criteri per ripartire gli spazi ceduti, tenendo conto delle varie esigenze rappresentate sia dai Comuni più grandi che da quelli con popolazione inferiore ai mille abitanti. Nuovi spazi significa più economia, più cantieri aperti, più occupati. Il tutto all’interno di un rinnovato patto di solidarietà tra livelli istituzionali, premessa indispensabile per superare la crisi”.

 

 

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