Quartu: “Dove eravamo rimasti ?”
Il nuovo inizio di Quartu Sant’Elena riparte da Graziano Milia con l’Associazione Rinascita, nata per sviluppare una generale e partecipata riflessione sul futuro di questo grande centro del Campidano
Alla convention organizzata domenica 1° marzo presso la Casa Olla in via Eligio Porcu, Graziamo Milia ha esordito con una frase di Enzo Tortore, fortemente evocativa e ricca di significato: “Dove eravamo rimasti”
E’ stato un modo assai suggestivo per riprendere il discorso, da lui interrotto e suo malgrado, con la terza Città della Sardegna che a suo tempo aveva mostrato dei positivi riscontri non solo per il decoro della città ma anche per la qualità della vita degli stessi residenti, ma non solo.
Grazie alle indubbie doti oratorie Milia ha catalizzato l’attenzione dei tanti presenti che per circa un’ora hanno seguito con estrema attenzione il suo articolato discorso, arricchito da aneddoti, testimoianza di personali vicende di vita, nonché citazioni di personaggi molto cari alla pubblica opinione, come Martin Luther King, Nereide Rudas, Gino Paoli,
Il taglio dato al suo intervento, appassionato e lucido allo stesso tempo, presenta diverse chiavi di lettura. La prima di tipo emozionale ha colpito lo spirito dei presenti, toccando il comune desiderio di rilancio, di riscatto della città e della sua cultura. Poi ha colto nel segno andando sui contenuti parlando delle occasioni e opportunità che Quartu ha avuto e che le contrapposizioni di partito e di vari personaggi hanno fatto perdere alla comunità.
Opportunità per rivitalizzare il Comune, il suo centro storico e soprattutto il rapporto con le periferie, prima fra tutti Flumini di Quartu che nella futura Giunta avrà anche uno specifico assessorato;
opportunità legate alla valorizzazione dei sapere umani e professionali dei quartesi;
opportunità legate al rilancio della viabilità e dei collegamenti funzionali con Cagliari ma non solo;
opportunità legate al turismo delle spiagge e al turismo ambientale di Molentargius condizionato da una visione cagliaricentrica e soffocato da rendite di posizione.
opportunità che potranno essere colte solo con l’impegno di tutti i cittadini quartesi, andando anche al di là delle appartenenze e dei credo di partito.
Nel suo discorso Milia non ha detto di essere contro i partiti e non ha rinnegato il suoi trascorsi, anzi ne ha riconosciuto l’importanza e l’utilità ma, ciononostante, chiede alla collettività di fare uno sforzo per il bene supremo, per un comune e condiviso eccezionale programma di rilancio della città di Quartu, anteponendo i contenuti di programma ai riferimenti ideologici.
Quartu ha bisogno di interventi eccezionali e le risposte che l’amministrazione dovrà dare dovranno essere altrettanto eccezionali.
Come ad esempio il recupero di aree degradate e studiare le opportunità che la Cassa Depositi e Prestiti offre alle amministrazioni locali per far ripartire il sistema economico e produttivo della città. Per questo è opportuno aiutare le imprese e gli artigiani a rinnovarsi, favorire nuove start-up e valorizzare i saperi e la formazione dei giovani.
Città che deve guardare oltre i suoi ambiti localistici e operare dentro la città metropolitana con dei collegamenti adeguati, per offrire servizi e prodotti e acquisire investimenti che valorizzino le risorse e i saperi presenti a Quartu.
La città, quindi, deve essere ripensata con il contributo di tutti facendo uno sforzo comune e collettivo per il rilancio di questa grande città che per la prima volta in questi ultimi decenni, segna una flessione dei cittadini residenti, così come risulta dai dati dell’ISTAT. Certo questo fenomeno non riguarda solo Quartu ma l’impoverimento e l’abbandono dei centri urbani e dei paesi riguarda tutta la Sardegna.
E’ venuto il momento di ripensare la città anche per questo, da subito senza far trascorrere altro tempo, facendo tesoro anche le negative esperienze e dagli errori da tutti commessi. Pertanto occorre ripartire e Graziano Milia ha tutte le carte in regola per condurre questa rinascita.