Pubblica conferenza ieri di “Libera” all’Università di Cagliari in ricordo delle vittime delle mafie
Quella di Cagliari rientra in una serie di incontri “Verso il 21 marzo” che culmineranno il 21 marzo 2017 nella “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, con giornata nazionale a Locri e regionale ad Olbia
di Antonio Tore
L’Associazione Libera ha organizzato ieri una conferenza pubblica nell’aula magna della Facoltà di Giurisprudenza di Cagliari. In preparazione della manifestazione regionale che si svolgerà, alle ore 10 nella Piazza Mercato, il 21 marzo ad Olbia, in occasione della XXII giornata della memoria e dell’impegno, in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, si è svolta il 6 marzo una conferenza pubblica a Cagliari.
Le iniziative, promosse da Libera Sardegna in collaborazione con Sardegna Solidale e l’Ufficio Scolastico Regionale, rientrano nel programma di incontri “Verso il 21 marzo” che culmineranno nella Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, la cui manifestazione nazionale è in programma, il 21 marzo 2017, a Locri e quella regionale ad Olbia.
Nel corso della mattinata di lunedì 6 Enza Rando, responsabile dell’Ufficio legale e membro dell’Ufficio di Presidenza di Libera, l’associazione fondata da don Luigi Ciotti che dal 1995 è un presidio di legalità contro la criminalità organizzata, ha incontrato gli studenti nell’Aula Magna dell’Istituto Professionale “Sandro Pertini” e, successivamente, quelli dell’Istituto di Istruzione Superiore “Buccari-Marconi”, per sensibilizzare i ragazzi sul tema della mafia.
Nel pomeriggio, di mafia e degli strumenti offerti dalla giurisdizione per contrastarla si è parlato invece a partire dalle ore 16.00 nell’Aula Magna “Lai” del polo giuridico ed economico dell’Università di Cagliari, in via Nicolodi 102.
Ad intervenire sul tema, insieme a Enza Rando, è stata il Rettore dell’Università di Cagliari, Maria del Zompo, che ha posto in evidenza come la mancanza di ideali può portare alla creazione dei fenomeni mafiosi e di come il problema più importante, in tale prospettiva, sia la corruzione.
Il Prefetto di Cagliari Giuliana Perrotta, ha esposto un esame della legislazione vigente ed ha evidenziato una propria esperienza personale, quando in un paese della Calabria era stato rilevato che il 40% degli abitanti aveva avuto problemi di natura penale. La Perrotta ha poi sottolineato come la normativa antimafia, richiesta per la partecipazione a gare pubbliche, si a volte parcellizzata tra Uffici dello stesso ente, rendendo, quindi, difficoltoso il compito di controllo di legalità della documentazione richiesta dalla legge. Il prefetto ha concluso il proprio intervento con l’auspicio che lo Stato investa in sicurezza e persegua senza remore nel cammino della confisca di beni e patrimoni di coloro che delinquono.
E’ poi intervenuto Ferdinando Rossi, vice questore di Cagliari, il quale ha evidenziato come l’organizzazione mafiosa non sia presente in modo massiccio nel territorio della Sardegna, ma destano preoccupazione e creano attenzione sul sistema degli appalti ed investimenti monetari soprattutto in zone turisticamente appetibili. La città di Quartu Sant’Elena è quella dove risulta la maggior parte di immobili confiscati, dai quali, peraltro, risulta quasi impossibile far andar via coloro che li occupano abusivamente.
Il magistrato Guido Pani, della Direzione Distrettuale Antimafia, ha confermato l’importanza della confisca di beni e patrimoni in possesso della organizzazione malavitosa. Gian Piero Farru, referente di Libera in Sardegna, ha ripercorso il cammino dell’associazione in Italia e in Sardegna. Ha invitato tutti i presenti e gli studenti a partecipare all’incontro di Olbia del 21 marzo, durante il quale verranno letti i nomi di tutte le vittime di omicidi e attentati. Come in Sardegna, la lettura degli oltre 1000 nomi si svolgerà in tutte le località e dentro le Associazioni od organizzazioni che aderiscono all’iniziativa.