Prevenzione cardio-cerebrovascolare e metabolica per i dipendenti del Comune di Cagliari
Presentato un protocollo d’intesa tra il Comune di Cagliari e l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Cagliari. L’accordo tende a tutelare l’integrità cardio-cerebrovascolare e metabolica dei dipendenti comunali
di Antonio Tore
Come sarà tutelata l’integrità cardio-cerebrovascolare e metabolica dei propri dipendenti, la qualità e la continuità dei servizi ai cittadini? Lo spiega “Prevenzione Comune”, il nuovo protocollo d’intesa tra il Comune di Cagliari e l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Cagliari, presentato stamattina dal sindaco Massimo Zedda e da Giorgio Sorrentino, direttore generale Azienda Ospedaliero Universitaria.
Sviluppato in 8 articoli in cui sono indicate le forme di collaborazione tra i due firmatari, l’accordo si fonda sul fatto che il luogo di lavoro costituisce un punto di partenza privilegiato per la “promozione di stili e comportamenti più consoni alla tutela della salute e alla prevenzione”, ha rimarcato il Primo cittadino.
E tra donne e uomini, “sono 1280 i lavoratori impiegati nei tanti servizi presenti nelle diverse sedi disseminate nel territorio comunale e sue nelle strade”. Una sorta di “comunità nella comunità che svolge un insieme di funzioni e attività per i cittadini – ha proseguito il sindaco – che potranno contare così su una Amministrazione più efficiente e produttiva, oltreché sulla riduzione dei costi”.
Braccio operativo del progetto Danilo Fadda, assessore al Personale, che l’ha definito “esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni pubbliche”.
E in infetti al costo di soli 6mila euro (circa 4,7 euro a dipendente), per un intero anno l’AOU (Azienda Ospedaliero Universitaria) del San Giovanni di Dio, svolgerà, su di loro, un’accurata indagine sullo stile di vita (dalle abitudini nutrizionali all’attività fisica, a esempio), le valutazioni antropometriche (peso, altezza, misurazione della circonferenza addominale e analisi della composizione corporea) e cliniche (tra le altre pressione arteriosa, frequenza cardiaca, glicemia).
Ciò permetterà di verificare la presenza di fattori di rischio per le patologie cardio-cerebrovascolari, una “patologia che colpisce più delle malattie tumorali e che ogni anno incide sulle casse pubbliche per circa 21miliardi di euro”. Ma che arrivano però a 70, sempre miliardi di euro, con gli indennizzi per il riconoscimento di malattie professionali, ha ricordato Fadda evidenziando la valenza del progetto che ha trovato sostegno pieno da parte di tutte le organizzazioni sindacali. Come quello sulle ferie solidali e sul telelavoro, tutti capaci di ampliare le possibilità occupazionali per le fasce più deboli, aumento della produttività e riduzione dei costi.
In aggiunta, “per i dipendenti che nell’ambito degli esami dovessero evidenziare situazioni di rischio specifico saranno avviate ulteriori visite specialistiche”, ha assicurato Giorgio Sorrentino.
Sempre sul fronte della prevenzione, “mantenere il peso sotto controllo, essere costante nel moto, consumare poco alcol, eliminare il fumo e mangiare sano”, ha detto Fernanda Velluzzi, medico del Centro Obesita dell’AOU del San Giovanni di Dio, significa guadagnare più di dodici anni di vita, come dimostrano tutti gli studi.
Alla firma del protocollo erano presenti anche Roberto Tramaloni (presidente della Commissione Personale) e Alessandro Cossa (presidente Comitato Unico di Garanzia). Con loro i rappresentanti sindacali che hanno plaudito alla “capacità di ascolto di ascolto dei cittadini e dei lavoratori da parte delle istituzioni”.