Piani di controllo faunistico per Daini, Cornacchie grigie e ibridi cinghiali

Il Comitato regionale faunistico si è riunito oggi a Cagliari nella sede dell’assessorato della Difesa dell’ambiente, alla presenza del capo di Gabinetto Franco Corosu per discutere sui Piani di controllo richiesti

di Antonio Tore  

 

FAUNA SELVATICA. Sono stati autorizzati i piani di controllo della popolazione del Daino, richiesta dal Parco di Porto Conte, della Cornacchia grigia, richiesta dalla Provincia di Sassari e degli ibridi cinghiali, richiesto dal Parco della Maddalena. I piani, in generale, hanno l’obiettivo di risolvere le problematiche legate agli ingenti danni alle colture e per ridurre gli incidenti stradali con fauna selvatica. Allo scopo di adottare le migliori strategie territoriali, era stato chiesto alle Province di predisporre un proprio piano provinciale. Lo ha fatto la Provincia di Sassari, che ha già ottenuto il parere favorevole dell’Ispra (Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale). Per quanto concerne la Cornacchia grigia sarà sollecitato il piano provinciale a Oristano, territorio nel quale sono presenti numerose produzioni agricole in pieno campo e nel quale è importante monitorare la circolazione del virus della ‘febbre del Nilo’ (‘West Nile Disease).

GLI ALTRI PUNTI. Illustrato lo stato dell’arte del progetto Life“ Sotto le ali del grifone” e la funzionalità dei carnai aziendali, i primi realizzati in Italia (nel 2016) e che garantiscono – in quanto siti riforniti e controllati – la salubrità delle carcasse date in pasto agli uccelli necrofagi. Approvato il primo allevamento a scopo di ripopolamento dei Grifoni, che verrà realizzato ad Alghero (Bonassai) da Forestas. Tra gli altri punti all’ordine del giorno, l’approvazione nelle diverse Province del rinnovo o della modifica delle zone in concessione autogestita per l’esercizio della caccia in Sardegna. È stata rimandata per approfondimenti alla prossima riunione, l’ampliamento dell’oasi di S’ena Arrubia, ad Arborea.

A breve verrà convocato dall’assessorato della Difesa dell’ambiente un incontro che coinvolgerà associazioni ambientaliste, venatorie e l’Enci (Ente Nazionale Cinofilia Italiana), al fine di concordare le modalità, tempi e luoghi per avviare un percorso di collaborazione, su base volontaria, con le Province e il Corpo forestale di vigilanza ambientale, finalizzato alla realizzazione dei censimenti di lepre e pernice sarda, con il coordinamento scientifico e la formazione garantita dall’Università di Sassari. L’incontro si è concluso con la lettura delle motivazioni della sentenza del Tribunale amministrativo regionale che sospendeva la caccia di lepre e pernici. Tre delle associazioni venatorie presenti al tavolo del Comitato hanno chiesto che la sentenza venga impugnata dalla Regione.

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