Mercato elettronico della pubblica amministrazione: imprese sarde al palo
Gli acquisti elettronici delle P. A.: in Italia 2,5 miliardi di euro, in Sardegna 87,5 milioni di euro, dei quali oltre 34 mln fatti fuori regione
di Sergio Atzeni
In Italia 2,5 miliardi di euro, in Sardegna 87,5 milioni di euro.
E’ il totale degli acquisti della pubblica amministrazione che passa attraverso il Mercato Elettronico appunto della Pubblica Amministrazione, cosiddetto Mepa. Il MePA è un mercato digitale in cui le Amministrazioni abilitate possono acquistare, per valori inferiori alla soglia comunitaria, i beni e servizi offerti da fornitori abilitati a presentare i propri cataloghi sul sistema.
La cifra che è cresciuta del 1.434% dal 2008 quando a livello nazionale gli acquisti ammontavano a 172 milioni di euro secondo i dati pubblicati da Consip e rielaborati da Confcommercio Nuoro per l’intera associazione nell’Isola.
Un mercato immenso per le imprese che vogliono cogliere l’opportunità di allargare il proprio orizzonte di affari e poter quindi vendere sempre di più alla pubblica amministrazione. Un’opportunità che non è stata pienamente colta da molte imprese della Sardegna, visto che degli 87,5 milioni di euro ben 34,3 milioni di euro di acquisti vengono fatti fuori dall’Isola e non per colpa delle pubbliche amministrazioni, ma per mancanza di offerte da parte delle imprese sarde. Di fatto una fuga di capitali che dimostra un lato della “pentola bucata” che tanti anni fa coniò Paolo Savona.
La ripartizione provinciale ha degli aspetti preoccupanti infatti, se la provincia di Cagliari vede un valore di acquisti fatti dalle PA dai fornitori locali per il 51,6% e Nuoro per il 45,4%, Le altre provincie non superano il 40% come dimostra la tabella sotto.
Provincie
Acquisti delle Pubbliche amministrazioni
% Acquisti da Fornitori Locali
Cagliari
33.264.491
51,60%
Carbonia Iglesias
3.921.197
24,80%
Medio Campidano
3.088.942
11,60%
Nuoro
5.447.254
45,40%
Ogliastra
2.541.357
22,20%
Olbia Tempio
7.314.909
23,10%
Oristano
6.994.281
35,50%
Sassari
24.715.520
32,80%
La situazione non è molto florida soprattutto in raffronto con altre realtà nazionali, persino del Mezzogiorno, che riescono a ad arrivare a percentuali che superano il 70% di acquisti da imprese locali come la Puglia e la Campania noi siamo molto indietro.
I prodotti che si possono offrire sono tantissimi e si può scegliere in quale mercato offrirli, locale regionale o nazionale. Le imprese sarde che operano sul Mepa vendono in gran parte solo alle Pubbliche amministrazioni dell’Isola con una bassissima percentuale di prodotti venduti all’esterno. In questo parametro la Sardegna è prima, segno che le nostre immprese, malgrado abbiano accettato la sfida , non tentano di vendere oltre Tirreno come dimostra la tabella sotto.
Dove vendono le imprese sul MEPA
% di Vendite nella propria regione
Sardegna
93,81%
Prevalenza del Mercato Locale
Sicilia
83,75%
Valle d’Aosta
79,73%
Calabria
78,02%
Campania
74,32%
Lombardia
28,87%
Prevalenza del Mercato di altre regioni
Trentino Alto Adige
34,60%
Toscana
47,84%
Emilia Romagna
48,22%
Umbria
55,10%
In Sardegna l’ICT vale quasi 23 milioni di euro e solo il 30% degli acquisti è stato fatto su imprese locali, i beni e i servizi per la Sanità valgono 12 milioni di euro e solo il 13,4% degli acquisti è rimasto nell’isola e via via altri prodotti.
Acquisti 7 maggiori categorie
Acquisti delle PA
% Acquisti da Fornitori Locali
ICT
22.892.793
30,20%
Sanità
11.696.127
13,40%
Prodotti per Manutenzioni
7.006.855
38,00%
Gestione Verde Urbano
5.327.479
46,50%
Cancelleria
4.489.128
23,70%
Eventi
3.886.742
40,70%
Servizi Pulizia
3.669.885
47,20%
“Molta strada è stata percorsa, ma molta è da fare e le imprese occorre che si informino e si iscrivano al MEPA partecipando alle gare (richieste di acquisto della PA) – spiega il direttore di Confcommercio Nuoro, Gian Luca Deriu, che ha elaborato i dati – Ci sono alcuni casi felici di imprese che seguono questo settore come una vera e propria area di business con un addetto ad aggiornare i cataloghi e rispondere alle richieste di offerta. Altri ignorano totalmente l’opportunità. Molti non conoscono la differenza tra iscrizione ed abilitazione ed i vari tecnicismi che sottendono al sistema. Per questo motivo come Confcommercio seguiamo da vicino le piccole imprese che si presentano nel Mepa assistendole in tutte le fasi del ciclo di offerta e vendita sino all’emissione della fattura elettronica”.