Massidda, Metropolitana: “Siamo anni che chiediamo dati e chiarezza ma siamo sempre rimasti inascoltati”
Piergiorgio Masidda, consigliere del Comune di Cagliari: “Colui che ha il massimo dei poteri per il governo del territorio da lui amministrato ha il diritto e dovere di conoscere il futuro della Città Metropolitana, invece non sa chi e come stia progettando la rete della metropolitana leggera”
Redazione
Questo che segue il comunicato del consigliere comunale Piergiorgio Massidda:
“E’ incredibile quello che abbiamo letto ieri sul giornale. Massimo Zedda, sindaco di Cagliari e della Città Metropolitana, colui che ha il massimo dei poteri per il governo del territorio da lui amministrato, colui che ha il diritto e dovere di conoscere il futuro della Città Metropolitana di Cagliari pone degli inquietanti preoccupazioni e allarmi perché non sa chi e come sta progettando la rete della metropolitana leggera che cambierà in maniera pesante il futuro della mobilità delle nostre città.
Forse la batosta elettorale ha lasciato il segno ma bisogna ricordargli che le elezioni le hanno perse a livello nazionale e non (ancora!) a livello locale e che lui non è all’opposizione, è il Sindaco! E’ dall’inizio della legislatura che denunciamo poca chiarezza sul tema della metropolitana leggera, ma lo chiedevamo anche in campagna elettorale allorché i bus del CTM andavano in giro con la pubblicità del concorrente ARST che annunciava che “la metropolitana del Poetto è già progettata!” E ora il Sindaco ci dice che la metropolitana del Poetto è una assurdità per come è stata concepita.
E’ dall’inizio della legislatura che chiediamo le giustificazioni economico-finanziarie su un servizio di trasporto che costa tre volte tanto il servizio fatto con gli autobus, che denunciamo il rischio della scomparsa del CTM. Siamo anni che chiediamo dati e chiarezza ma siamo sempre rimasti inascoltati. Speravamo che il silenzio fosse dettato dal fatto che il nostro Sindaco stesse comunque operando nel migliore dei modi e invece oggi veniamo a sapere che non sa che cosa stanno facendo a casa sua e che addirittura si paventano perdite di 10 milioni di euro solo per una linea. Qui occorre che ci si metta in fretta a lavorare seriamente per recuperare il tempo perduto ma anche per bloccare tutto ciò che si sta dimostrando essere altamente rischioso per la nostra economia e per il futuro della nostra città.