Marina Ripa di Meana: una vita non le bastava.
Guerriera, eccentrica, anticonformista, intelligente, anticonvenzionale, provocatrice, scrittrice, attrice, femminista, socialite, ambientalista. Le ci sono voluti 14 libri per descrivere la sua vita incontenibile.
di Annalisa Pirastu
Marina Ripa di Meana è morta a 76 anni.
Il 18 dicembre scorso era stata ospite a “La vita in diretta“, elegante e truccata in modo impeccabile, quasi a voler sfidare i luoghi comuni sul tumore, malattia che l’aveva colpita anni prima. Ottimista come sempre, attribuiva alla malattia una nuova visione della vita, più consapevole e ricca. Concentrata ancora su ciò che di bello si può trarre dalla vita in qualunque situazione. Aveva riscoperto la quotidianità, con le sue piccole soddisfazioni, benché contrastasse con la sua esistenza, impostata sulla trasgressione e sulla eccentricità.
E’ stato diffuso il suo video testamento che ha affidato a M. Antonietta Farina Coscioni. Niente suicidio assistito in Svizzera al quale aveva pensato. Per la sua morte ha optato per la sedazione profonda, in attesa che la malattia facesse il suo corso.
Opzione che la Ripa di Meana si è sentita di consigliare a quanti si trovano nella sua situazione. Con un richiamo al “tornare alla terra” che sembra indicare la sua concretezza e la scelta spirituale.
Animatrice dei salotti romani, si è sempre dichiarata innamorata della vita. E’ morta a 76 anni dopo aver capito che questo sarebbe stato il suo ultimo Natale. Vicino a lei la figlia Lucrezia, l’ex genero Giovanni Malagò, e le nipoti gemelle Ludovica e Vittoria, di cui andava fiera. Tutto intorno alla stanza, i simboli gioiosi del Natale.
Il rapporto con Lucrezia l’aveva recuperato quando la figlia era adulta. Si vantava di non aver mai avuto un grande istinto materno e esibiva la sua incapacità di essere una nonna tradizionale, anche se l’idea di diventare bisnonna le metteva allegria.
Famosa per i suoi capellini e la sua bellezza, aveva sempre la battuta pronta e il coraggio di difendere le sue scelte di vita. Nata Marina Elide Punturieri, aveva confessato in diretta tv di essersi prostituita per procurare la droga al suo compagno dell’epoca. Numerosi erano gli aneddoti che, nella sua vita piena di eventi, l’avevano vista protagonista. Su Agnelli raccontava un episodio salace: trovandola a letto con due amici se ne andò perché erano “in troppi”.
Nata e cresciuta a Reggio Calabria, lavora come stilista riuscendo ad aprire un atelier di in Piazza di Spagna, a Roma, con l’amica Paola Ruffo di Calabria, poi regina del Belgio.
Nel 1964 sposa Alessandro Lante della Rovere, di famiglia aristocratica romana, da cui ha la figlia Lucrezia. E’ amica di molti artisti tra cui Pasolini e Moravia, amica di Mario Schifano e Tano Festa, è una delle protagoniste della cosiddetta Dolce vita. Il suo libro “Cocaina a Colazione” narra della sua relazione extraconiugale con il pittore Franco Angeli,
Dopo il divorzio dal primo marito ha una serie di relazioni tra le quali con il giornalista Lino Jannuzzi che inserisce nel suo secondo libro I miei primi quarant’anni.
Nel 1982 sposa il marchese Carlo Ripa di Meana.
Dal cinema passa alla tv partecipando come opinionista a centinaia di trasmissioni . Famosa è la scena in cui tira una torta in faccia a Maurizio Costanzo, in una puntata della trasmissione Grand’Italia. Sulle orme del marito Ripa di Meana, si dichiara animalista e ambientalista. Posa nuda in una campagna contro le pellicce che ha per slogan L’unica pelliccia che non mi vergogno di indossare.
Amica di Bettino Craxi, simpatizzante Radicale, Ripa di Meana, con la sua vita che sembra un film, attira i registi. Nel 1987 si gira “I miei primi 40 anni” di Carlo Vanzina, con Carol Alt che secondo Marina “Solo lei aveva le caviglie giuste”.
Nel 1989 arriva il suo secondo best seller “La più bella del reame” che fa il suo ingresso al cinema con la regia di Cesare Ferrario e ha come protagonista sempre Carol Alt.
La tv le dà la grande popolarità e compare spesso sulle riviste, adornata dai suoi cappellini provocatori, adagiati sui capelli rosso fiamma: gabbiette di uccelli, fulmini e saette. Costruisce il suo personaggio con audacia.
Nel 2009 partecipa al reality La fattoria condotto da Paola Perego, ma si ritira per motivi di salute; nello stesso anno prende parte a una puntata della fiction “I Cesaroni“, interpretando sé stessa.
Ha scritto quattordici libri. Importante nella sua narrazione era la sua fama di conquistatrice. Raccontò di come Franco Angeli voleva strozzarla, e non in senso figurato, tanto da essere rimasta senza voce per alcuni giorni, del flirt con Roman Polanski e del cinismo di Agnelli, che lei mal tollerava.
Dei benpensanti non si è mai curata, ricambiandone il disprezzo o la noncuranza che avevano per lei.