Marina Militare: i palombari del nucleo SDAI di Cagliari neutralizzano una mina anticarro della seconda guerra mondiale
Delicata operazione subacquea nelle acque antistanti la Spiaggia di Portopaglietto, nel comune di Portoscuso (CI) tesa a neutralizzare un pericoloso ordigno esplosivo.
di Antonio Tore
“Tra ieri, 29 agosto, e oggi i Palombari del Gruppo Operativo Subacquei del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare distaccati presso il Nucleo S.D.A.I. di Cagliari (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi), hanno condotto una delicata operazione subacquea nelle acque antistanti la Spiaggia di Portopaglietto, nel comune di Portoscuso (CI) tesa a neutralizzare un pericoloso ordigno esplosivo.
A seguito di una segnalazione da parte da un bagnante della presenza di un probabile manufatto esplosivo, l’ufficio Circondariale Marittimo di Portoscuso ha provveduto ad interdire la navigazione nel tratto di mare interessato alla bonifica ed allo sgombero della spiaggia piena di turisti per motivi di sicurezza, informandone la Prefettura di Cagliari che ha richiesto un intervento di bonifica d’urgenza al Gruppo Operativo Subacquei (GOS) della Marina Militare.
I Palombari si sono immersi il 29 agosto per ricercare ed effettuare il riconoscimento dell’oggetto segnalato che, trovato a 4 metri di profondità ed a 50 metri dalla spiaggia, è stato identificato come una mina anticarro risalente alla seconda guerra mondiale ed è stato posto in zona di sicurezza.
Oggi i Palombari hanno provveduto ad imbragare l’ordigno per farlo rimorchiare da una motovedetta della CP, tenendolo a distanza di sicurezza, fino a giungere nell’area individuata dall’Autorità Marittima dove gli uomini del GOS hanno condotto le operazioni subacquee che ne hanno permesso la distruzione.
Questo intervento rappresenta una delle tante attività che i Reparti Subacquei della Marina conducono a salvaguardia della pubblica incolumità in moltissimi porti e coste italiane, svolgendo operazioni subacquee ad alto rischio volte a ripristinare le condizioni di sicurezza della balneabilità e della navigazione.
Lo scorso anno i Palombari della Marina Militare hanno distrutto un totale di 12.400 ordigni esplosivi residuati bellici, mentre dal 1 gennaio 2017 ne hanno già neutralizzati 10.948 dai mari, fiumi e laghi italiani.
Agli appassionati del mare, che con l’estate incrementano la loro attività subacquea ricreativa, si consiglia di non toccare assolutamente gli oggetti eventualmente rinvenuti che possano essere ritenuti pericolosi, la cui forma possa ricordare o meno un ordigno esplosivo o parti di esso.
Quello che invece è doveroso fare, per l’incolumità di tutti, è di identificarne il sito di ritrovamento, fotografare l’ipotetico ordigno (qualora si abbia con se una macchina fotografica subacquea) e denunciarne immediatamente il rinvenimento alla locale Capitaneria di Porto o stazione dei Carabinieri, che richiederà l’intervento dei Palombari del Gruppo Operativo Subacquei di COMSUBIN al fine di ristabilire la fruibilità in piena sicurezza di quel tratto di mare”.