Con lavoRas sul piatto 128 milioni per 10 mila  posti di lavoro per i sardi

Pigliaru: “Questo progetto nasce da un lavoro di squadra e ha come obiettivo creare occupazione subito, perché è subito che ne abbiamo bisogno”  

 di Sergio Atzeni

LavoRas, il piano per il lavoro della Regione da 128 milioni di euro, è stato ufficialmente presentato questa mattina dal presidente della Regione Francesco Pigliaru con gli assessori del Lavoro Virginia Mura e della Programmazione Raffaele Paci.

Ieri la prima approvazione in Giunta, lunedì il passaggio già fissato nella seconda commissione regionale per il parere, la prossima settimana l’approvazione definitiva e infine un protocollo d’intesa fra Regione e Comuni per definire le modalità operative e accelerare al massimo sulla entrata in vigore del piano che in tutto il suo percorso è stato fortemente condiviso con le parti sociali, economiche e istituzionali oltre che con il Consiglio regionale. Con LavoRas la Giunta conta di ridurre il tasso di disoccupazione di circa un punto percentuale, a condizioni stabili, e di dare lavoro a oltre diecimila persone.

PIGLIARU, CREARE OCCUPAZIONE SUBITO. “Questo progetto nasce da un grande lavoro di squadra e ha un obiettivo molto chiaro: creare occupazione subito, perché è subito che ne abbiamo bisogno, ma nello stesso tempo permetterci di raccogliere frutti permanenti, con effetti che si traducano in servizi migliori per i cittadini”, spiega il presidente Pigliaru. “Stiamo iniziando a uscire dalla crisi pesantissima che ha segnato questi anni e le imprese stanno ricominciando a creare occupazione – prosegue -, ma vogliamo che ciò avvenga in tempi più rapidi.

Per questo mettiamo in campo il nostro contributo, creando cantieri di lavoro e aiutando le imprese ad assumere subito, già nel 2018. Con i cantieri potremo assicurare uno stipendio a chi non ha un’occupazione ma questo lavoro, nato per un intervento temporaneo e immediato, servirà a realizzare miglioramenti stabili. Prendiamo come esempio le aree archeologiche, che si potranno rendere più accessibili realizzando segnaletica e percorsi, o gli archivi comunali che potranno essere digitalizzati. Nelle imprese, poi, vorremmo suscitare più ottimismo – conclude Francesco Pigliaru in riferimento al bonus che si potrà aggiungere all’incentivo nazionale -, così che assumano soprattutto giovani che, grazie a ciò, potranno restare in Sardegna e costruire qui il loro e il nostro futuro”.

L’IMPOSTAZIONE COMPLESSIVA DEL PIANO. LavoRas mette in campo 127 milioni e 760mila euro per il 2018 (35 milioni Fsc, 50,3 Fsc e 42,460 fondi regionali) e 70 milioni ciascuno per 2019 e 2020. È suddiviso in due macromisure: cantieri e incentivi occupazionali. In questa fase il Piano può ancora essere oggetto di aggiustamenti per assicurare una totale e piena condivisione con tutti i soggetti interessati. L’importo è così suddiviso: 45,2 milioni per i cantieri di nuova attivazione, 21 milioni e 260mila euro per i cantieri già operativi, 47,8 milioni per le politiche attive per il lavoro e 13,4 per altri interventi specifici.

MURA, PERCORSO CONDIVISO. L’assessora del Lavoro Virginia Mura, ieri invitata dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti alla conferenza stampa sullo stato di attuazione della riforma nazionale dei servizi per l’impiego e delle politiche attive per il lavoro, ha evidenziato il ruolo importante “della nuova rete diffusa dei Centri per l’impiego che operano con la governance di Aspal a seguito della riforma voluta da questa Giunta, presso la quale saranno espletate le procedure che consentiranno di attivare i rapporti di lavoro in tempi molto brevi. Si tratta di un percorso effettuato con Anci, Cal e le parti sociali che hanno condiviso l’esigenza di realizzare in tempi rapidi questa parte di LavoRas e di indirizzarla verso risultati tangibili. Solo con questa misura contiamo di abbattere di mezzo punto percentuale l’attuale tasso di disoccupazione (da 14,6% a 14,1%). La società in house In.Sar rivestirà un ruolo importante curando l’erogazione dei fondi ai Comuni e fornendo la necessaria assistenza tecnica agli stessi”.

 COME FUNZIONA LA MISURA CANTIERI. Il soggetto gestore sarà In.Sar, che avrà funzioni di coordinamento operativo, gestione delle risorse finanziarie e assistenza tecnica ai Comuni attuatori dei cantieri. L’assistenza tecnica è affidata ad Aspal tramite i Centri per l’Impiego che hanno il compito di compilare gli elenchi dei disoccupati per i Comuni. Il ruolo di soggetto attuatore dei cantieri è affidato ai Comuni che possono procedere con l’attuazione diretta del cantiere o, in caso non abbiano spazi assunzionali, attraverso le cooperative sociali attive da almeno due anni. Un Osservatorio, composto da tre rappresentanti ciascuno per Giunta, Consiglio, Enti locali, sindacati e datoriali, verificherà il rispetto del cronoprogramma e l’efficacia di LavoRas. La ripartizione delle risorse è stata definita attraverso due indicatori: quota base (90%, 40,5 milioni) e compensazione per condizioni di spopolamento (10%, 4,7 milioni), riconosciuta ai Comuni che nel decennio 2008-2017 presentano una riduzione della popolazione residente superiore alla media regionale di -0,75%. È stato comunque riconosciuto a tutti i Comuni un importo minimo pari a 12.500 euro. Tre le fasi operative: nella prima i Comuni presentano i progetti selezionati dal catalogo licenziato in Giunta con il relativo budget; nella seconda In.Sar adotta i relativi impegni formali e nella terza fase i Comuni supportati dai centri per l’impiego attivano le procedure di selezione dei lavoratori e le modalità di gestione. I disoccupati saranno selezionati fra quelli residenti nei Comuni titolari dell’intervento e non devono usufruire di altre sovvenzioni. La graduatoria di baserà su tre criteri: durata della disoccupazione, reddito e carico di famiglia. Sei le tipologie di cantiere previste: ambiente, compresi i litorali e le aree umide, e dissesto idrogeologico; beni culturali e archeologici; edilizia; reti idriche; valorizzazione attrattori culturali; patrimonio pubblico ed efficientamento delle procedure comunali.

Ai Comuni è riconosciuta una quota massima del 3% per spese di progettazione e organizzazione e, se attivano direttamente i cantieri, il 12% per acquisto di beni e servizi necessari per il cantiere. Nel caso di affidamento a cooperative sociali, alle stesse viene riconosciuto un massimo del 15% per spese di gestione (3%) e di acquisto di beni e servizi (12%) oltre all’Iva. La durata dei cantieri sarà di 8 mesi, ai quali può seguire la Naspi per altri 4, con un costo per lavoratore di circa 10.500 euro. L’occupazione prevista con la misura cantieri potrà variare fra i 3.000 e i 3.700 occupati.

PACI, RISPOSTE CONCRETE IN TEMPI RAPIDI. “Con questo piano è stato fatto un grande, importante lavoro in tempi rapidi. Come avevamo promesso, l’abbiamo approvato in poco più di un mese dalla pubblicazione della Finanziaria, dopo un serrato percorso di confronto e condivisione con tutte le parti coinvolte e interessate”, sottolinea l’assessore Paci. “Abbiamo fatto decine di incontri utili a raggiungere il miglior risultato possibile, accogliendo suggerimenti e integrazioni, perché ognuna delle parti ha portato il suo importante contributo. Adesso comincia la seconda fase, e anche qui bisognerà correre per capitalizzare al massimo tutti gli sforzi che sono stati fatti: puntiamo su procedure snelle e rapide, e siamo sicuri che anche i Comuni saranno pronti a partire con la parte operativa del piano in modo che, nel giro di un mese, si riescano ad aprire i primi cantieri. LavoRas è una risposta seria e concreta all’emergenza lavoro in Sardegna”.

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