LavoRas: 43,1 milioni di euro per incentivi all’occupazione e assegni formativi
“Il progetto LavoRas, nell’articolazione che presentiamo, parla alle imprese – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru “perché in questo momento, in cui cominciamo ad uscire dalla crisi, possano ritrovare fiducia e ricominciare ad assumere”. Allegato in programma io PDF
di Alessio Atzeni
Il 2018 sarà l’anno in cui le aziende sarde riprendono ad assumere giovani e meno giovani. È questo l’auspicio che ha guidato la costruzione del solido programma delle Politiche attive per il Lavoro varate oggi dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessora del Lavoro Virginia Mura e presentate alla stampa dal presidente Francesco Pigliaru, la stessa Mura e l’assessore Raffaele Paci.
Le misure approvate, con gli incentivi all’assunzione e gli assegni formativi, costituiscono il terzo capitolo di LavoRas, il piano per il lavoro della Regione da quasi, complessivamente, 128 milioni di euro (e di ulteriori 70 all’anno per il 2019 e il 2020). Contano su una dotazione di 43,1 milioni di euro per incentivi all’occupazione e assegni formativi, 18,3 milioni per interventi specifici – compresi 4,8 milioni per rimodulazioni. Nelle precedenti sedute, la Giunta Pigliaru aveva già dato via libera ai primi due pilastri del Piano: la prima parte (nella seduta del 6 febbraio) dedicata alla prosecuzione dei Cantieri occupazionali già operativi e finanziata con 21,26 milioni; la seconda (nella riunione del 20 febbraio), relativa ai Cantieri occupazionali di nuova attivazione, che può contare su uno stanziamento di 45,2 milioni di euro.
PRESIDENTE PIGLIARU: LE MIGLIORI CONDIZIONI PER ASSUMERE – “Oggi il progetto LavoRas, nell’articolazione che presentiamo, parla alle imprese – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru -, perché in questo momento, in cui cominciamo ad uscire dalla crisi, possano ritrovare fiducia e ricominciare ad assumere. Dopo l’intervento sui cantieri, decisamente forte nella congiuntura perché consentirà la creazione di migliaia di posti di lavoro in tempi molto rapidi, questa parte del progetto vuole essere più strutturale. Con i nostri incentivi, che si potranno sommare a quelli del Governo, sarà molto più facile avviare un contatto che auspichiamo si trasformi in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Il 2018 è l’anno giusto per assumere i giovani e non solo, soprattutto in Sardegna – ha sottolineato -, perché siamo la prima regione a pensare, realizzare e finanziare un piano straordinario per il lavoro di tale portata. Attraverso lo strumento LavoRas, che nella sua ampia articolazione rispecchia pienamente la visione della nostra maggioranza – ha concluso il presidente Pigliaru -, diamo alle aziende, dal punto di vista dell’appoggio pubblico, le migliori condizioni di sempre per assumere.”
LE POLITICHE ATTIVE PER IL LAVORO – Le politiche attive approvate oggi, come accennato, sono suddivise in due linee di attività: un piano di incentivi all’assunzione, per i quali sono disponibili 34 milioni, e un programma di assegni formativi, che può contare su uno stanziamento di 9,1 milioni. Si tratta di misure disegnate per agganciarsi in modo organico, senza sovrapposizioni ed anzi con la possibilità di sommarsi, agli sgravi contributivi contemplati dalla legislazione nazionale, in modo da accrescere i vantaggi per i destinatari con l’obiettivo di ottenere la massima efficacia in termini di risultati occupazionali.
MURA: PENSIAMO SOPRATTUTTO AI GIOVANI, MA NON DIMENTICHIAMO NESSUNO – “Le imprese con sede in Sardegna hanno da oggi, grazie a queste misure, un grosso incoraggiamento ad assumere nuovi lavoratori, soprattutto giovani, per i quali abbiamo riservato oltre 22 milioni dei 34 complessivi stanziati per gli incentivi. Abbiamo studiato approfonditamente quale potesse essere il modo migliore per far sì che le nostre misure potessero sommarsi con i vantaggi previsti nell’ultima finanziaria nazionale per le nuove assunzioni a tempo indeterminato. Credo che, grazie ai confronti nella cabina di regia di LavoRas e con le parti sociali, siamo riusciti a trovare una soluzione in grado di garantire i migliori vantaggi alle imprese sarde. Naturalmente pensiamo ai giovani, ma non solo a loro: gli incentivi riguardano anche gli over 35, 10 milioni complessivi, e i disabili, 2 milioni. E pensiamo al capitale umano con l’assegno formativo attraverso il quale i lavoratori potranno acquisire eventuali competenze mancanti per un determinato lavoro. Abbiamo, inoltre, riservato soluzioni particolari ai lavoratori che provengono da situazioni di crisi aziendali, rimasti senza ammortizzatori sociali, e agli over 55: per loro abbiamo disegnato una misura specifica per incrementare le ore e le giornate lavorative nel contratto di lavoro intermittente, incentivando i datori di lavoro ed erogando la metà dell’indennità di disponibilità”.
PACI: UN PIANO IMPORTANTE PER DARE RISPOSTE CONCRETE – “C’è grande entusiasmo per LavoRas e molta voglia di renderlo immediatamente operativo. Ieri a Nuoro c’erano oltre 200 sindaci per conoscere la parte cantieri del nostro piano e dopo poche ore c’è stata la prima assemblea della città metropolitana di Cagliari per ragionare già di progetti e procedure e accelerarne così al massimo i tempi di apertura. Una rapidità fondamentale – sottolinea l’assessore Paci – per arrivare ai risultati che vogliamo, cioè creare nuovi posti di lavoro subito, quest’anno, e con i cantieri già dal prossimo mese, per dare risposte immediate a quella che oggi è la nostra emergenza più grave ma con risultati duraturi nel tempo. È un piano importante a cui stiamo lavorando ininterrottamente – conclude Paci -, fortemente condiviso sin dall’inizio, in cui crediamo e con il quale vogliamo dare risposte efficaci a tutti coloro che in questo momento non hanno lavoro”.
COME FUNZIONANO GLI INCENTIVI ALLE ASSUNZIONI – L’incentivo regionale consiste in un finanziamento per ogni lavoratore assunto, destinato alle imprese che hanno almeno una sede operativa nel territorio regionale. Per i contratti a tempo indeterminato (stipulati entro il 31 dicembre) il contributo massimo su base annua è pari a 4 mila euro per ogni assunto. Nel caso di contratti a tempo determinato, (della durata minima di 12 mesi), il finanziamento è pari a 3 mila euro a lavoratore, rimodulabile proporzionalmente in caso di contratto di lavoro part time.
Il contributo regionale può cumularsi con gli sgravi contributivi previsti – per le assunzioni – dalla legislazione nazionale. Per ogni assunto a tempo indeterminato, in pratica, un’azienda potrebbe godere sia dei 4 mila euro del contributo regionale, sia degli 8 mila euro (massimi) dello sgravio contributivo previsto dalle misure nazionali. Vantaggi cumulabili, per rendere conveniente assumere, e in particolare assumere giovani. Della dotazione complessiva di 34 milioni, infatti, 22 milioni sono riservati all’assunzione di disoccupati di massimo 35 anni, 10 milioni all’assunzione di over 35, e 2 milioni all’assunzione di lavoratori disabili. In ognuno di questi segmenti, il 25% viene destinato alle aziende che assumano a seguito di un tirocinio e il 15% alle aziende che assumeranno dopo o a condizione di una formazione complementare.
COME FUNZIONA L’ASSEGNO FORMATIVO – Accanto agli incentivi occupazionali, e agganciabile ad essi, è l’assegno formativo, misura che ha come obiettivo colmare i disallineamenti tra le competenze richieste dalle imprese e quelle possedute dai lavoratori. Per gli under 35, l’intervento mira all’acquisizione di competenze in particolare nei settori dell’innovazione e digitali. Per i soggetti over 35, l’obiettivo è favorire l’occupazione di soggetti con maggiore difficoltà di inserimento lavorativo. A gestire la misura sarà l’ASPAL, per il tramite dei Centri per l’Impiego territorialmente competenti che individueranno anche situazioni in cui le competenze richieste dall’azienda non sono reperibili immediatamente all’interno dell’offerta formativa disponibile nel sistema della formazione regionale accreditata. In questi casi verrà erogato al disoccupato un assegno formativo individuale, che l’interessato potrà indirizzare verso una struttura formativa di proprio interesse, per acquisire la competenza mancante.
ALTRI INTERVENTI SPECIFICI – Per situazioni di particolare criticità, ad esempio quelle che riguardano bacini di lavoratori disoccupati e privi di ogni forma di sostegno del reddito, LavoRas prevede un piano di interventi finanziato complessivamente con 18,3 milioni di euro.
Di queste risorse, quasi 7 milioni saranno riservati per politiche attive per i lavoratori che provengono da situazioni di crisi aziendale e che non beneficiano di ammortizzatori sociali, con l’obiettivo di avviarli al reingresso nel mercato del lavoro o alla creazione d’impresa. 5 milioni sono riservati ad incentivare l’occupazione dei lavoratori over 55: un target di popolazione che, quando viene espulsa dal mercato del lavoro, riscontra elevate difficoltà di rioccupazione e spesso si avvicina pericolosamente alla soglia della povertà. A livello sperimentale, la misura sfrutta le opportunità offerte dalla tipologia contrattuale del lavoro intermittente, che a livello nazionale e regionale sta riscontrando una crescita rilevante. Essa è rivolta sia ai datori di lavoro che già occupano lavoratori over 55, (con l’obiettivo di incrementare il numero delle giornate lavorate), sia a datori di lavoro che intendano effettuare nuove assunzioni con questa tipologia contrattuale. Ciò consentirà, inoltre, ai lavoratori più prossimi alla pensione di maturare utili contributi previdenziali. Inoltre, è previsto uno stanziamento di 1,2 milioni per servizi di accompagnamento alla creazione d’impresa.