Tigers, unica squadra sarda nei campionati di seria A di calcetto e baseball per non vedenti

La squadra dell’associazione “Tigers Paralympic Sport” di Cagliari partecipa a campionati di livello nazionale, di Serie A per calcetto e Baseball e B per il Torball. In Sardegna non esiste un’altra squadra che svolga le loro stesse attività

di Jessica Orrù

L’associazione “Tigers Paralympic sport” si sviluppa a partire dal 2008, quando un gruppo di giovani educatori come Nina di Leo, Ester Deplano e Claudia Cadeddu,incontrano i dirigenti della squadra dei Tigers, che fino al quel momento si erano occupati di normodotati, venendo casualmente a conoscenza della possibilità anche per i non vedenti di praticare baseball decidono di unire le loro forze. A questo gruppo di educatori nel 2010 si aggiunge anche Luigi Salis .

L’associazione ad oggi partecipa ai campionati di baseball, Torball (gioco a squadre per non vedenti) e calcetto per ipovedenti, in Sardegna dal 26 Maggio al 4 Giugno si svolgeranno i prossimi Mondiali di quest’ultima specialità.
La squadra partecipa a campionati di livello nazionale, Campionato di Serie A per calcetto e Baseball e B per il Torball. Anche perché in Sardegna non esiste un’altra squadra che svolga le loro stesse attività. L’associazione ha anche partecipato a giornate di sensibilizzazione della disabilità visiva, nelle scuole e convegni, brevi soggiorni in cui diversi ragazzini non vedenti sono riusciti a praticare sport come tiro con l’arco, immersione ecc. I soggiorni sono stati organizzati dopo aver partecipato a dei bandi regionali, bandi che in questo momento sono gestiti dal comune di Cagliari.
Gli operatori e i dirigenti della squadra tengono a evidenziare, che ogni qualvolta un disabile è messo alla prova, riesce sempre a sorprenderti ed emozionarti.
Siamo noi “normodotati “ a mettere loro dei limiti. La squadra dei Tigers è formata esclusivamente da adulti.
Dalla volontà di ampliare e migliorare le attività educative per i non vedenti è nata nel 2012 anche L’APS “Integrattivando” che nel corso degli anni ha organizzato corsi di sensibilizzazione, formazione per operatori, i laboratori di libri tattili sono ad esempio uno di questi. Per essere indipendente un disabile ha bisogno di una famiglia che non viva la sua condizione come una condanna.
Si ringrazia dirigenti ed educatori per la disponibilità.

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