la Regione Sardegna punta sul Servizio Civile volontario

Nel 2016 la Regione  ha investito sulla formazione di 350 tra operatori locali e progettisti in grado di supportare gli enti richiedenti

 di Alessio Atzeni

La Regione  punta sul Servizio Civile, con progetti, idee e iniziative che puntano a coinvolgere un numero sempre maggiore di giovani, amministrazioni locali ed enti qualificati.

Nel 2016 la Regione Sardegna ha investito sulla formazione di 350 tra operatori locali e progettisti in grado di supportare gli enti richiedenti. Nel 2015 i progetti approvati sono stati 133 (su 278 istruiti) e hanno coinvolto 610 giovani; l’anno successivo i volontari sono stati 544 per 93 progetti approvati (su 179 pervenuti); nel 2017 il numero dei giovani è invece salito a 740 e i progetti approvati sono stati 145 (su 250 a oggi pervenuti, tenuto conto che il termine per la presentazione delle domande scade il 20 novembre).

 “Sono cifre che testimoniano un riscontro positivo delle nostra attività, nonostante nel settore siano state registrate alcune criticità”, ha detto l’assessora del Lavoro, Virginia Mura, intervenendo al convegno organizzato a Cagliari sul tema ‘Servizio Civile Universale: sfida per il territorio e opportunità per i giovani’, al quale ha partecipato tra gli altri anche il Capo dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il consigliere Calogero Mauceri.

“Il Servizio Civile – ha affermato l’assessora Mura – è una sfida per il territorio perché, attraverso azioni mirate e programmi di intervento, è possibile incidere positivamente anche nella lotta contro lo spopolamento delle zone interne. Purtroppo, l’elevato numero di piccoli Comuni porta di conseguenza alla presentazione di progetti parcellizzati. Ecco perché occorre una programmazione con una forte guida a livello regionale. Ma il Servizio Civile – ha aggiunto la titolare del Lavoro – è soprattutto un’opportunità enorme per tanti giovani che vogliono affacciarsi nel mondo del volontariato e in quello del lavoro.

Con le attività di Servizio Civile inserite nel Programma Garanzia Giovani, anche in Sardegna si stanno già creando occasioni importanti per i cosiddetti Neet, i ragazzi che non studiano né lavorano. Favorire l’accesso di questa fascia di giovani ai progetti di Servizio Civile consente di ottenere un duplice risultato: da un lato, aiuta i ragazzi a entrare in contatto con le realtà di volontariato; dall’altro, facilita l’acquisizione di competenze che possono rivelarsi di grande aiuto per l’ingresso nel mercato del lavoro”.

L’assessora Mura si è poi soffermata sul ruolo e sulle responsabilità della Regione in materia di Servizio Civile, ribadendo che uno degli obiettivi è sostenere validi progetti di interesse locale.

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