La grande bellezza…
di Roberta Manca
Il calvario degli operatori culturali e delle Guide turistiche.
Sabato 30 giugno alle ore 18, presso la sede della Associazione Amici di Sardegna in via Baronia 19 si terrà la presentazione del libro curato da Leonardo Bison Archeologo, ricercatore e giornalista e Marina Minniti storica dell’arte e guida turistica, che affronta uno spinoso quanto sempre attuale argomento, ovvero il riconoscimento delle tante professioni che sono presenti nel settore culturale e turistico.
Il titolo del libro è già un programma: “Oltre la grande bellezza…il lavoro nel patrimonio culturale italiano
Infatti da tempo diversi enti utilizzano i volontari per evitare di contrattualizzare dei professionisti del settore.
Insomma con la scusa del volontariato si tolgono posti di lavoro e si risparmia nei servizi.
In effetti il III settore, recentemente normato con un nuovo codice, presenta della criticità e fra queste quella di avvantaggiare le Fondazioni e i grossi enti del III settore che attraverso delle convenzioni aggirano il coinvolgimento di tutti quei tanti professionisti che da anni attendono il pieno riconoscimento delle loro professionalità.
Dietro questa operazione vi sono forti interessi economici perché un volontario non costa quasi nulla, fatti salvi gli oneri assicurativi e gli eventuali rimborsi di spesa, mentre un professionista costa sicuramente di più. MA oggettivamente, nella regola, anche i servizi sono decisamente diversi.
Peraltro bisogna ricordare che dietro le fondazioni spesso vi sono grandi interessi economici e speculativi. Basti pensare che gli Istituti di credito italiani sono quasi tutti di proprietà delle Fondazioni o di Cooperative.
Per non parlare di altre fondazioni e uffici studi a carattere politico.
Oltre agli Archeologi e Bibliotecari, Restauratori vi sono le Guide gli accompagnatori turistici che da sempre vivono nell’ambito di una normativa contraddittoria e disomogenea.
Basti pensare che grazie alle normative che si sono succedute in questi ultimi 40 anni si è generata una situazione insostenibile nell’ambito delle professioni turistiche. Infatti in alcune Regioni d’Italia si poteva accedere alla iscrizione nel Registro assai facilmente, mentre in altre regioni occorreva seguire dei corsi e sostenere degli esami, nonché conoscere almeno due lingue straniere. Inoltre i cosi variavano da regione a regione, Insomma un vero caos. In alcune regioni non sono neppure presenti i registri degli Accompagnatori turistici e delle Guide Ambientali Escursionistiche.
Vista l’importanza che i beni culturali rivestono per il nostro Paese sarebbe auspicabile che si separassero le competenze fra Cultura, Turismo e che si creassero degli appositi ministeri.
Certo gli enti del terzo settore non possono essere privati della loro operatività, nel senso che è giusto che questi enti possano svolgere le proprie attività istituzionali fra cui, escursioni, viaggi, realizzazione di eventi, mostre e quant’altro a condizione, però che queste iniziative siano rivolte ai soli associati, e non al pubblico.
Infatti qualora vi fossero eventi di questo genere si dovrebbe ricorrere ai dei veri professionisti del settore senza alcuna possibilità di aggirare il problema questo perché è giusto garantire la qualità dei servizi e dare dei giusti riconoscimenti economici a tutti coloro che hanno studiato l’argomento e il tema da affrontare. Certo ogni settore presenta punti di forze e di criticità dove vi sono delle eccellenze di regola ma anche delle negative eccezioni.
Quindi possiamo dire che generalmente un Archeologo, un Bibliotecario, un Restauratore, una Guida e un Accompagnatore iscritto in un albo, Registro o altro garantiscono una buona qualità di servizi ma questo non vuole significare che fra i volontari della cultura e del turismo non vi siano delle figure di rilievo culturale e professionale. La differenza però è significativa perché mentre i primi hanno necessitò di avere un lavoro i secondi lo fanno per piacer, filantropia e non per necessità lavorative.
il problema si pone però quando le Associazioni o la Fondazioni chiamano i volontari per lavorare in settori che devono essere ricoperti da professionisti.
Peraltro si deve segnalare che anche molti professionisti pur di lavorare accettano delle soluzioni promiscue con questi enti che si avvantaggiano di tali qualificate prestazioni pur andandone a sottopagare i relativi servizi.
Insomma questo è lo stato dell’arte in Italia …il paese delle “Grande Bellezza” e delle “Grandi Rendite di posizione”.
Nota: per partecipare all’evento occorre prenotarsi telefonando allo 070651884 e fornire le proprie generalità in rispetto delle normativa anti Covid. Tale adempimento è necessario al fine di evitare assembramenti.