La Cadillac Eldorado color verde acqua – ultima parte

di Giorgio PCA Mameli

Passammo la mattinata a girovagare per i campi e la fattoria: Lee Jeane scoprì come si fa il pecorino sardo e io riprovai le stesse sensazioni di quando ero ragazzo. Nel pomeriggio ci preparammo per il ritorno a Cagliari, zio Gavino salutò Lee Jeane con il baciamano e le disse: «Saluti, trigu e tappu e ottigu⁵.» lei liberò la mano, gli saltò al collo e lo baciò con passione sulle guance, zio Gavino aveva gli occhi lucidi: aveva trovato una nuova nipote. Guidai allegramente e la accompagnai nuovamente in via san Saturnino. Questa volta il portone si aprì alla prima scampanellata. 

Dopo qualche ora ci trovammo in aeroporto: anche lei partiva per Milano. Ci sedemmo vicini. Non parlammo per tutto il viaggio e quando fummo in prossimità di Linate le chiesi cosa facesse in città.

«Taglio teste – mi rispose – Domani alle dieci ne salta una.»

Le dissi: «Anch’io ho una riunione domani alle dieci» e le raccontai succintamente della mia azienda. Lei ascoltò in silenzio.

Dopo aver raccolto il suo bagaglio dal nastro trasportatore mi accarezzò la guancia e mi disse: «Se vuoi puoi baciarmi». Lo feci con tutta la passione di cui ero capace e lei rispose con la stessa intensità, poi aggiunse: «Ci vediamo domani». Mi accarezzò di nuovo la guancia e mi baciò fuggevolmente sulla bocca.

Il mattino successivo alle dieci in punto entrò nel mio ufficio e mi licenziò.

Lo fece con professionalità, precisione, decisione e tutta la brutalità del caso. 

Ci siamo sposati tre mesi dopo e il nostro matrimonio dura ancora oggi e non passa giorno senza che io ringrazi quella Cadillac Eldorado color verde acqua del settantuno.

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¹ Smettila di dire sciocchezze.

² Ci credo.

³ Vai avanti, matto.

⁴ Il matto.

⁵ Frase idiomatica di auguri. Letteralmente: salute, grano e tappi di sughero. Se si hanno tappi di sughero significa avere bottiglie di vino e di olio, quindi abbondanza