Isole e ulivi. A Cagliari e Villacidro dal 25 al 28 febbraio il VII Seminario sull’opera di Andrea Camilleri.
di Massimo Dotta
Dal 25 al 28 febbraio, si svolgerà a Cagliari e a Villacidro un interessante seminario organizzato dalla Facoltà di Studi Umanistici Dipartimento di Lettere, lingue e Beni Culturali dell’Università degli Studi di Cagliari, in collaborazione con il Departamento de Filología Española, Italiana, Románica, Teoría de la Literatura y Literatura Comparada dell’Università di Malaga.
Con il patrocinio dei Magnifici Rettori dell’Università di Cagliari e di Malaga, e in collaborazione con la Fondazione di Sardegna e la Fondazione Giuseppe Dessì il seminario toccherà, nel giro di quasi un anno, altre città all’estero fino a raggiungere un altro continente.
Le attività del seminario sono infatti previste dal 25-28 febbraio 2019 a Cagliari, il 31 maggio 2019 a Varsavia, il 12-14 luglio a Montalbano Jonico – Matera e il 9-10 ottobre 2019 a Malaga, per concludere il 4-5 novembre 2019 a Città del Messico.
Giunto alla sua settima edizione, il Seminario sull’opera di Andrea Camilleri, offre un calendario ricco di interventi, fra letteratura, teoria della traduzione e botanica, per comprendere più a fondo concetti e paesaggi raccontati da Camilleri che si divide in due sezioni.
La prima, in programma il pomeriggio del 25 e la mattina del 26, presso l’Aula “B. Motzo” della Facoltà di Studi Umanistici, è una parte seminariale, che sarà dedicata ai temi dell’insularità, con particolare riferimento ai racconti e ai romanzi camilleriani.
In apertura verranno presentati il video Isola Sardegna di Giorgio Dettori, e il documentario Honoris causa: conversazione con Andrea Camilleri, di Antioco Floris e Andrea Lotta, con le immagini della visita dello Scrittore a Cagliari, per il conferimento della laurea dall’Università cagliaritana.
Nella seconda sezione sono in programma tre appuntamenti distinti.
Il primo sarà l’incontro con la scrittrice Simonetta Agnello Hornby, altra scrittrice isolana, che descrive l’essenza di un’isola come “certezza dei confini, vulnerabilità e compatta solitudine”. Durante l’incontro si potrà parlare con la scrittrice di letteratura, di isole, di olivi millenari che spiegano il senso della vita
Mercoledì 27 altri due eventi, il primo dedicato alla figura del commissario Montalbano nei romanzi e nei film all’università di Cagliari, mentre il secondo, la presentazione del libro L’albero d’olivo di Aldous Huxley, è previsto presso la sede della Fondazione di Sardegna di Cagliari, replicato poi, il 28, presso Casa Dessì a Villacidro.
Questa edizione dei seminari sull’opera di Andrea Camilleri rappresenta un progetto di ricerca dal titolo Isole e ulivi: paesaggi naturali e umani nella letteratura.
Isole, perché questo seminario nato in Sardegna ha come oggetto uno scrittore siciliano che cerca di capire cosa è quello che Gesualdo Bufalino chiamava isolitudine.
E cosa dire degli ulivi, questi alberi intricati presenti in entrambe queste isole, che rappresentano una profonda fonte di ispirazione per le letterature siciliana e sarda, con un valore così speciale e specifico. Così che i siciliani, per bocca di Luigi Pirandello, hanno aggiunto un attributo al nome olivo che ne specifica la qualità (saraceno) e i sardi, per bocca di Giuseppe Dessì, hanno messo l’intero oliveto di Balanotti tra i personaggi del romanzo Paese d’ombre.
E Camilleri nella sua ultima opera, La casina di campagna (2018), descrive questi alberi: “C’erano pure olivi saraceni, attortàti, parevano volere strisciare per terra invece d’alzarsi verso il cielo”.
Cosi come, ne La gita a Tindari, quando il commissario Montalbano, osservando la complessa ramatura di un olivo saraceno, ha l’intuizione per risolvere un caso intricato come quell’albero.
Anche per Giuseppe Dessì gli alberi d’olivo rappresentavano un simbolo potente, e quando parla dell’orto di Balanotti gli attribuisce caratteristiche umane: “Il ragazzo camminava nell’oliveto silenzioso, e camminando contava gli olivi. A vederli dalla strada, sembravano tutti uguali; ora invece, per la prima volta, si accorgeva che erano diversi: avevano ognuno una fisionomia particolare, come persone. Se guardi da lontano la gente che affolla una piazza, o una processione che ti viene incontro, ti sembra che tutte le persone siano uguali: se invece ci vai in mezzo ti accorgi che si assomigliano, ma nella somiglianza sono diverse. Così anche per quegli alberi di cui si percepiva il silenzio, non come si percepisce il silenzio delle cose, ma come si percepisce il silenzio di persone che stanno zitte e pensano”.
E il seminario si concluderà il 28 febbraio a Villacidro proprio in onore dell’oliveto di Balanotti, dal romanzo Paese d’ombre di Dessì.
La partecipazione all’intero Seminario è libera e aperta al pubblico.