Incontro con l’autore Giorgio PCA Mameli
di Roberta Manca
Il 13 di maggio si è tenuto un incontro con l’autore Giorgio Mameli, “un sardo nato, per sbaglio, a Milano”. Per l’occasione è stato presentato il libro “Il riparatore di libri” edito dalla A&B Editrice, Collana Eliconea 23.
In effetti il suo legame con la Sardegna ha lontane origini ed è assai consolidato da tutta una serie di circostanze.
Prima di tutto il padre era sardo di Cagliari “Sauro Mameli” che per motivi di lavoro dovette nel dopoguerra trasferisi a Milano. Sin da piccolo ha sentito parlare del celebre Tenente della Areonautica militare Mario Mameli, che era fratello di suo padre, l’eroe, medaglia d’argento al valor militare a cui è stato dedicato l’aeroporto di Cagliari Elmas. Questa figura lo ha accompagnato negli studi genealogici che negli anni ha curato. In verità nella famiglia vi è anche un altro personaggio illuste, Evelina Mameli Cappai che sposò Mario Calvino da cui ebbe Italo che è stato uno dei narratori italiani più importanti del secondo Novecento. Sulla eventuale parentela con Goffredo Mameli ci sta lavorando anche se i collegamenenti ritrovati non sono molto significativi.
L’incontro si è tenuto presso il Centro Servizi in via Baronia 15/a di Cagliari, sede che si distingue nel rione per l’impegno sociale e il radicamento territoriale che i titolari hanno voluto dare alla impresa.
L’autore è stato presentato dal Giornalista Roberto Copparoni, da sempre impegnato nella formazione, animazione territoriale e comunicazione, che per conto della Associazione Amici di Sardegna ha organizzato l’evento. L’occasione di conoscre Giorgio Mameli è stata data dall’ultimo libro scritto in alcuni anni dall’autore, dal titolo “Il riparatore di libri”. Durante la serata si è apprezzato l’autore per la sua cultura e preparazione emersa dalla bella intervista, realizzata al di fuori dei soliti schemi di rito. Nel corso della stessa si è avuto modo di rilevare il profondo amore che l’autore ha per la Sardegna, nella sua magica, eterogenica complessità e di quanto sia forte e viscerale il legame con la sua famiglia di origine: Mameli
Un testo poco voluminoso ma intenso e ricco di stimoli fortemente suggestivi ed evocativi, in grado di proiettare il lettore in contesti talmente realistici e ben descitti tali da fargli credere di assistere alla visione di un film.
In effetti le pagine sono come dei fotogrammi in “sedicesimi” che attraversano la vita di ogni essere umano passando attraverso le esperienze, belle e brutte che si vivono, attraverso i sentimenti e stati d’animo che tutti proviamo. Gioia e dolori, aspettative e delusioni, rimorsi e ricordi…
A volte bastano una manciata di secondi per dire di un’esistenza e vedere scorrere gli episodi più significativi. La vita è la somma di tanti sedicesimi, che compongono un libro. Con una differenza: gli strappi, le lacune e le sfilacciature di un volume possono essere riparate, ma gli strappi, le lacune e le sfilacciature della vita no: stanno li dove stanno. Immobili. Solo il senso e l’interpretazione dei quello che è stato, che hanno portato al presente, posso essere cambiati. E questo può farlo soltanto il riparatore.
Giorgio Mameli ha pubblicato diversi libri fra cui:
“Mia madre mi ha abortito quando avevo 56 anni” (2018) e “Io sono Bianca” (2019), terzo classificato alla IX edizione del premio ”Un libro amico per l’inverno”. Per diversi anni si è occupato di associazionismo e comunicazione pubblicitaria. Attualmente collabora con quotidiani e radio on e off line. Ama la letteratura, la filosofia, il Jazz (ambito nel quale si ostina nello studio del sax tenore) e l’equitazione.