Il ruolo dell’università per la formazione al cinema e all’audiovisivo. Presentato a Cagliari un interessante seminario/convegno

di Massimo Dotta

Venerdì 27 e sabato 28 settembre ha avuto luogo a Cagliari un interessante manifestazione organizzata dalla Consulta Universitaria del Cinema in collaborazione con l’Università degli Studi di Cagliari, il seminario/convegno intitolato Il ruolo dell’Università nella formazione al cinema e agli audiovisivi.

Nell’Aula Roberto Coroneo della Cittadella dei Musei dell’Università di Cagliari si sono riuniti, grazie all’ottimo coordinamento organizzativo di Antioco Floris e David Bruni, numerosi ospiti, professori, ricercatori e studiosi provenienti da numerosi atenei italiani, per discutere del ruolo dell’Università per la formazione al cinema e all’audiovisivo in ambito accademico, scolastico e professionale in genere.

In una preziosa occasione di incontro e dialogo, i relatori e il pubblico hanno avuto modo di confrontarsi sulle sfide e i problemi posti dalla didattica del cinema e dell’audiovisivo, a partire dalle proprie esperienze personali e dall’analisi di alcuni studi di caso.

Negli ultimi anni l’attenzione per le problematiche della formazione in campo cinematografico e audiovisivo è cresciuta notevolmente sia in ambito accademico sia, più in generale, nella società. Sono vari i segnali di questo interesse: il relativo settore scientifico-disciplinare è piuttosto fiorente e in progressiva crescita, in controtendenza rispetto alle altre discipline “cugine” (cinema e televisione conta 148 docenti di ruolo, mentre teatro ne ha 89, musicologia 101, etnomusicologia

19 docenti). Questa formazione interdisciplinare, deve seguire l’evoluzione del cinema e i media visivi contemporanei, per costruire una didattica efficace che tenga conto delle caratteristiche specifiche della materia.

L’Università di Cagliari è stata ancora una volta un interlocutore importante nel dibattito nazionale su questi temi. Una kermesse che ha visto relatori del calibro di Giulia Carluccio, Presidente della Consulta Universitaria del Cinema e prorettore vicario all’Università di Torino, o Roy Menarini, coordinatore del Corso di Studi Magistrale “Fashion and Culture Management” all’Università di Bologna, Massimo Locatelli coordinatore didattico e direttore scientifico del Master in Ideazione e produzione audiovisiva, cinematografica e per i media digitali del Dams della Cattolica di Milano, Simone Venturini, coordinatore del Corso di Laurea Magistrale internazionale in Scienze del Patrimonio audiovisivo e dell’Educazione ai media all’Università di Udine.

L’intervento di Giuseppe Pierro, dirigente del Ministero della Pubblica Istruzione, sul Piano Nazionale Cinema per la Scuola promosso dal MIUR e dal MiBAC, ha offerto molti stimoli per possibili attività future, mostrando l’apertura e la volontà delle istituzioni al dialogo con il mondo dell’Università e della scuola sulle tematiche dell’educazione ai media audiovisivi. E’ anche stato confermato l’impegno della Consulta Universitaria del Cinema (CUC), un’eredità di Lino Micciché, verso la formazione di insegnanti e studenti in maniera continuativa, come ha detto Stefania Parigi, vicepresidente del CUC, nel suo intervento introduttivo.

L’appuntamento è stato suddiviso in tre sessioni dedicate al Piano Nazionale Cinema e Scuola (PNCS), alla ricerca sul cinema nelle università italiane (Il cinema come disciplina) e a un confronto sulle politiche e le strategie di intervento. Durante i lavori saranno presentati i risultati della ricerca “Cinema come disciplina”, dedicata agli anni Settanta e Ottanta.

Durante la manifestazione culturale i coordinatori del progetto “Il cinema come disciplina. L’università italiana e i media audiovisivi” hanno presentato i risultati di una ricerca sugli insegnamenti di cinema nelle Università italiane tra gli anni Settanta e i primi Novanta. Questa, per il progetto, è stata la seconda tappa di un percorso che cerca di dare una cornice storica ai temi del convegno.

Un volume dedicato al “Il cinema come disciplina”, curato da David Bruni, Antioco Floris, Massimo Locatelli e Simone Venturini è in corso di pubblicazione grazie alla casa editrice Mimesis, e al contributo fondamentale dell’Assessorato della Pubblica Istruzione della Regione Autonoma della Sardegna.

Al termine dei lavori si è arrivati ad identificare il possibile ruolo dell’università, all’interno della dinamica del visuale e della sua produzione, principalmente nel fare ricerca e sperimentazione, costruendo una nuova didattica che possa offrire argomenti più interessanti ed efficaci nella formazione degli insegnanti.

Ma l’università è anche importante nel produrre occasioni d’incontro e progettazione in partenariato con enti culturali del territorio (cineteche, musei ecc.), coinvolgendo gli Ordini degli Architetti e i Licei Artistici, per la creazione di spazi per future attività didattiche. Questi spazi basati sulle esigenze tecnico-strutturali e quelle funzionali-pedogiche, favoriranno rinnovate prassi didattiche.

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