Grandi e piccini nella Gara di Duathlon nella Pineta di Sinnai
Sicurezza e ordine della gara assicurati ieri da Polizia Locale, Protezione civile Sarda Ambiente, Misericordia di Sinnai e Forestale. Nel primo pomeriggio simpatica cerimonia di premiazione dei vincitori di tutte le categorie
di Francesca Pisu
Il gioiello di Sinnai, la Pineta, ieri è stato testimone di una bella manifestazione, quella del DUATHLON TRAIL; mentre il sole di tanto in tanto faceva capolino tra gli alberi e l’eccitazione sportiva era palpabile. Dalle prime luci della domenica mattina si poteva assistere ai preparativi e dalle 9,30 già gareggiavano gli sportivi più giovani, i KIDS, perché la competizione era aperta a grandi e piccini, che si sono fronteggiati prima nella corsa e poi a cavallo della loro mtb.
Gli sportivi in gara sapevano dell’iniziativa già da dicembre, periodo in cui sono usciti i calendari delle gare con i relativi percorsi; i bambini hanno utilizzato il rettilineo che va dall’ingresso del parco fino al curvone che porta alla Caserma della Forestale, mentre i percorsi degli adulti si snodavano nel cuore della Pineta per poi ridiscendere a grande velocità lungo il tagliafuoco che porta nuovamente all’ingresso. Uno spettacolo suggestivo, al quale, a detta degli atleti, si preparavano da mesi; molti di loro fanno parte della TRISINNAI ASD, altri si sono tesserati, non sono professionisti, ma lo fanno «solo ed esclusivamente per passione», come dichiarano, e si occupano principalmente di Triathlon, ma essendoci troppo freddo in questo periodo non è possibile affrontare la terza disciplina (nuoto).
Alla manifestazione erano presenti i vigili della Polizia Locale, la Protezione civile Sarda Ambiente, la Misericordia di Sinnai e, naturalmente, la Forestale, i quali hanno supervisionato fino al primo pomeriggio, quando è avvenuta la premiazione dei vincitori di tutte le categorie. Sul sito www.trisinnai.it è possibile leggere le classifiche.
Manifestazioni come questa dimostrano che esiste ancora lo sport autentico, quello praticato per passione, in cui la competizione è vista come una sana rivalità tra atleti, che vogliono ancora divertirsi e far divertire.