Fondo Asilo Migrazione: via libera della Giunta regionale
La Giunta regionale e l’Azienda Tutela Salute rendono operativo il modello della medicina di prossimità per richiedenti asilo. Nuovo tassello nel sistema di accoglienza e inclusione
di Antonio Tore
Da oggi è operativa una unità mobile di supporto per la realizzazione di interventi presso le strutture di accoglienza e i servizi psico-socio-sanitari pubblici, oltre ai servizi prestati presso le strutture sanitarie preposte.
Si tratta di un’azione, promossa dalla Giunta regionale e realizzata dall’Azienda Tutela Salute (ATS), Dipartimento di prevenzione di Cagliari, nell’ambito del progetto finanziato con il Fondo Asilo migrazione (FAMI) del ministero dell’Interno.
Presso l’unità mobile sarà attiva un’equipe multi-disciplinare che garantirà un servizio anche itinerante, rivolto alle persone vulnerabili ospiti dei centri accoglienza per richiedenti asilo. L’equipe è costituita da personale della ATS e da personale esterno specializzato. Il mezzo mobile è messo a disposizione dalla stessa Azienda che opererà sulla base dei reali bisogni manifestati dai Centri di Accoglienza. I casi individuati verranno tempestivamente approfonditi a cura degli specialisti delle equipe di riferimento (psichiatrica, ginecologica e pediatrica).
L’obiettivo del progetto è quello di rafforzare i servizi sanitari istituzionali rivolti ai richiedenti asilo, attraverso la individuazione di un nuovo modello di accoglienza sanitaria per i portatori di esigenze particolari che preveda l’approccio tipico della medicina di prossimità.
Il piano avrà ulteriori sviluppi: verranno infatti attuati nei prossimi mesi interventi formativi, a livello regionale, rivolti a circa 60 operatori sanitari coinvolti nell’attività della medicina delle migrazioni. L’attenzione sarà concentrata sulla tematica relativa alla vulnerabilità post-traumatica e con grave disagio psicosociale.