Flc Cgil, Cisl scuola, Snals su protesta contro Direzione scolastica
La mancata firma del contratto integrativo regionale sulle utilizzazioni accende una nuova protesta sul fronte della scuola: le segreterie Flc Cgil, Cisl Scuola e Snals denunciano la rigidità delle posizioni della Direzione scolastica regionale
di Antonio Tore
La mancata firma del contratto integrativo regionale sulle utilizzazioni accende una nuova protesta sul fronte della scuola: le segreterie Flc Cgil, Cisl Scuola e Snals denunciano la rigidità delle posizioni della Direzione scolastica regionale che, di fatto, ha impedito la firma da parte delle organizzazioni sindacali. “Il mancato accordo – spiegano le segreterie – non permetterà di mitigare gli effetti negativi delle decisioni ministeriali che si scaricheranno sui docenti e sull’intero sistema scolastico: la fretta imposta al personale degli uffici, che soffrono per il sottodimensionamento degli organici penalizza tutti, docenti, ata, studenti e famiglie”.
Da qui la protesta, che rischia di inasprirsi a settembre, con l’avvio dell’anno scolastico: “Non accettiamo – hanno scritto Flc, Cisl scuola e Snals – di essere corresponsabili di questo stato di cose”.
Le categorie chiedono alla Regione l’avvio di un confronto con lo Stato sui temi dell’Istruzione in Sardegna.
“Alla Direzione scolastica – spiegano – abbiamo chiesto di inserire nell’accordo sulle utilizzazioni due semplici richieste: la riapertura dei termini per la domanda di part-time e la rivisitazione delle cattedre in organico di fatto nei casi in cui sono state assegnate dividendo le ore tra sedi lontane anche cento chilometri”. Entrambe le richieste sono state respinte con la motivazione che comporterebbero un aggravio di lavoro e, quindi, ostacolerebbero il raggiungimento degli obiettivi richiesti dal ministero: “Un atteggiamento che sembra presupporre la possibilità di raggiungere un obiettivo purchessia, anche con risultato discutibile, passando sopra i diritti dei lavoratori e mettendo in secondo piano la qualità del sistema”.
Secondo i sindacati “sugli organici del personale delle segreterie e degli uffici scolastici regionali e territoriali non si interviene, però si continuano a pretendere sempre più incombenze e rispetto di
scadenze sempre più stringenti, al punto da rinviare persino le ferie e costringere tutti a carichi di lavoro al limite del possibile”.