“Festa del Gusto”: Tommaso e Tiziana,   una storia legata al terremoto e alla liquirizia

Dopo aver perduto  con il  terremoto del 2016, la casa, il laboratorio e il negozio,  Tommaso e Tiziana si sono rimboccati le maniche ed hanno ripreso a girare l’Italia per proporre le loro ricette con l’utilizzo della liquirizia.

 di Antonio Tore

Sarebbe impossibile conoscere tutte le storie delle persone che, con i loro gazebo e i loro prodotti, hanno allietato  l’olfatto e il gusto dei visitatori nelle tre serate della “Festa del gusto”, ma ascoltare la storia di Tommaso e Tiziana fa capire le conoscenze e l’amore che, persone come loro, mettono nel proprio lavoro.

Vengono dal martoriato Abruzzo, più volte provato dalla violenza della terra, con crolli di abitazioni e negozi e, assieme allo sbriciolarsi delle case, anche la volontà, a volte svanisce pian piano. Ma gli abruzzesi, in fondo, somigliano alla gente della Sardegna: positivamente testardi, nel  senso che non si  arrendono davanti alle avversità, spesso crudeli.

Dopo aver perduto, durante il terremoto del 2016, la casa, il laboratorio e il negozio (a tutt’oggi dichiarati inagibili), Tommaso e Tiziana si sono rimboccati le maniche ed hanno ripreso a girare l’Italia per far conoscere la loro attività e proporre le loro ricette con l’utilizzo della liquirizia.

In Sardegna non era nota la presenza della pianta della liquirizia, pianta erbacea perenne, che cresce fino ad un metro e mezzo di altezza, resistente al gelo, che necessita di terreni calcarei e /o argillosi.  La pianta sviluppa un grosso rizoma da cui si estendono radici lunghe fino a due metri.

“Della liquirizia vengono usate le radici di piante di tre-quattro anni, raccolte durante la stagione autunnale, che vengono lavate ed essiccate – racconta Tommaso -. Una volta rimosse le fibre, vengono macinate, pressate e messe a contatto con acqua bollente per estrarne il succo. Questo viene concentrato tramite bollitura fino ad ottenere una pasta nera, densa e profumata, che è fatta passare attraverso macchine che le danno la forma desiderata”.

E, nelle sue partecipazioni a fiere e manifestazioni in Sardegna, gli è capitato di trovarsi a passare a Matzaccara, nella zona di Sant’Antioco e di aver notato una piantina che gli sembrava di liquirizia. Fermatosi a controllare, riconobbe la pianta, anche se, a causa del terreno molto secco, era cresciuta meno di quelle che lui conosceva.

La storia di Tommaso e Tiziana, in questo periodo, si sta snodando tra le manifestazioni di Cagliari, Olbia e S.Antioco. “Sono in Sardegna da 10 giorni – dice Tommaso – e, con mia moglie, ci siamo resi conto di dormire senza avere paura delle scosse che, in Abruzzo, si susseguono senza sosta. Qui siete in un paradiso!”

Tommaso ringrazia per l’accoglienza e la comprensione ricevute in Sardegna e spera di tornare presto, anche se, logicamente, la loro speranza è di potere, presto, ricostruire la casa, il negozio e il laboratorio della lavorazione della liquirizia.

 

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