Febbre del Nilo: in Sardegna due persone gravissime
di Annalisa Pirastu
Si chiama West Nile Disease E’ un virus che viene propagato da una zanzara e in alcuni casi può essere fatale. ll suo nome viene dal distretto di West Nile in Uganda, dove è stato accertato per la prima volta in una donna che presentava una febbre altissima. In seguito è stato trovato negli esseri umani, negli uccelli e nei moscerini con una particolare concentrazione in Egitto negli anni 50. Si è poi diffuso in molti altri Paesi. La malattia ha un andamento endemico-epidemico, può quindi colpire una parte della comunità. Inizialmente risultava diffusa soprattutto in Africa, Medio Oriente, India, viste anche le condizioni climatiche e la densità di popolazione di alcuni di quei paesi.
In Sardegna sono stati diagnostica ora due casi di Febbre del Nilo nella provincia di Oristano. Un uomo di 84 anni di Tramatza e un uomo di 72 anni, trasferitosi sulla penisola ma che trascorre lunghi soggiorni nella zona di Terralba.
I due uomini sono ricoverati all’ospedale San Martino di Oristano dalla metà del mese di agosto e presentano sintomi riconducibili alla malattia.
I pazienti sono stati sottoposti a una serie di accertamenti tra cui l’analisi del fluido cerebrospinale che viene effettuata al policlinico di Monserrato. Il Policlinico è un centro di riferimento regionale per quanto riguarda le metodiche diagnostiche che si riferiscono proprio alla malattia del Nilo.
I risultati dei test sui due uomini sono risultati positivi alla diagnosi di febbre del Nilo.
I due uomini sono in condizioni giudicate gravi dal personale medico. L’ottantaquatrenne è stato trasportato con l’elisoccorso al Santissima Annunziata di Sassari ed è sotto osservazione in rianimazione. Anche il settantenne, che è invece stato ricoverato a Oristano, si trova in rianimazione.
Le loro condizioni, cioè il virus della febbre del Nilo, è stato contagiato dalla puntura della zanzara, come risulta dalle indagini epidemiologiche della Assl di Oristano.
La zanzara infatti è un insetto vettore che può trasmettere la malattia portando il virus dentro di sé. Il virus viene di solito contratto da animali a loro volta infetti come gli uccelli migratori ( ma anche stanziali) e poi, come in questi casi, può essere trasmesso agli esseri umani.
Il Dipartimento di Prevenzione di Oristano ha già diramato un avvertimento ai comuni di provenienza dei due pazienti, invitandoli a mettere in atto immediate misure per prevenire e arginare il contagio della malattia.