Elezioni Politiche: il 4 marzo tutti alle urne per sancire l’ingovernabilità

La nuova legge elettorale, così come è stata voluta, darà la possibilità di governare avendo una maggioranza nelle due Camere  solo a chi raggiungerà il 40 per cento,  cosa quasi impossibile così come i sondaggi fanno pensare,   nel nuovo sistema tripolare di fatto in vigore in Italia

di Sergio Atzeni

Il 4 marzo si vota e probabilmente, anche se un  partito o una coalizione vincerà, nessuno avrà i numeri per governare.
Questo perché la nuova legge elettorale, così come è stata voluta, darà la possibilità di governare solo a chi raggiungerà il 40 per cento,  cosa quasi impossibile nel nuovo sistema tripolare di fatto in vigore in Italia e confermata dai  continui sondaggi.

Allora bastava che fosse stato previsto un doppio turno per sancire un vero vincitore che avrebbe potuto governare per 5 anni e dimostrare di essere o non all’altezza.

Ma questo non è stato fatto perché la paura che vincesse il Movimento 5 Stelle era tanta e si è  preferito mischiare le carte e andare incontro a un blocco politico è di governo pur di non permettere una possibile vittoria netta all’avversario.

Nella democrazia fare l’opposizione e quanto mai importante come è importante che uno schieramento o un partito che vinca   le elezioni  governi e metta in campo il proprio programma.

Così gli elettori toccherebbero con mano quel governo e deciderebbero se confermare quello schieramento  o meno dopo i 5 anni di sua guida del paese.

Invece dopo il 4 marzo in Italia qualcuno vincerà ma non potrà governare perché molto difficilmente raggiungerà il 40 per cento che darebbe il bonus per  permetterlo.
Quindi dopo le elezioni ci sarà una corsa agli accordi o agli inciuci per guadagnare il governo dell’Italia e può essere probabile che il Pd trovi un’intesa con il centrodestra con appoggio esterno o meno per contrastare l’eventuale vittoria di Ms5.

Un guazzabuglio quindi che non ha una soluzione anche perché la sinistra si mostra divisa con il nuovo raggruppamento “Liberi e Uguali” guidato dal presidente del Senato uscente  Pietro Grasso che conta nelle sue file i fuoriusciti Dem come Bersani e Dalema. Questi  si professano la vera sinistra e sarà difficile che si accordino con il Pd di Renzi per un eventuale  coalizione per governare.

La destra sulla carta appare più  unita e fa barricate per bloccare la prevista vittoria di Cinquestelle che però potrebbe essere quella  di Pirro perche senza il 40 per cento lo schieramento di Di Maio dovrà  trovare voti in Parlamento per poter governare.

Insomma queste elezioni politiche, che ormai sono alle porte, faranno ripiombare con ottime possibilità l’Italia  nell’incertezza perché sarà difficile che uno dei tre contendenti  riesca ad avere la maggioranza nelle due camere sancita dalle urne.

Allora, accordi, inciuci, promesse e cambi di bandiera si annunciano copiosi per arrivare al potere che i cittadini con il  voto non hanno concesso.

E in questo, c’è da giurarci,  i nostri politici non falliranno perché sono dei maestri  e passeranno sopra e sotto ogni ostacolo pur di conquistarsi quelli scranni in alto. Nello stesso tempo gli italiani assisteranno  sconsolati a quelle manovre senza poter muover un dito chiedendosi se la legge elettorale per l’elezione dei Sindaci,  con doppio turno quindi, tutto sommato non sarebbe stata meglio perché avrebbe permesso a uno schieramento di governare per 5 anni.

Sarebbe stato però troppo semplice e lineare, meglio quindi per i nostri politici autori della legge elettorale in vigore, creare suspense e non  far vincere nessuno:  così probabilmente vinceranno tutti all’infuori dei cittadini s’intende.

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