Droga immessa sul mercato sardo. Tra gli indagati pare ci siano alcuni insospettabili
Cocaina e hascisc vendute sul mercato della Sardegna. Gli stupefacenti pare provengano dalla Spagna, dalla Gran Bretagna e dal Sud America, ma anche dal resto d’Italia. Presunte connessioni con la “primula rossa” Mesina.
di Annalisa Pirastu
Cocaina e hascisc vendute sul mercato della Sardegna. Gli stupefacenti pare provengano dalla Spagna, dalla Gran Bretagna e dal Sud America, ma anche dal resto d’Italia.
Pare che il traffico fosse gestito da una rete strutturata di corrieri e custodi di cui farebbero parte di circa 52 persone.
All’interno dell’organizzazione pare ci siano persone già introdotte nel mondo della droga ma anche persone insospettabili e alcuni incensurati.
L’associazione sembra avere ramificazione in varie zone della Sardegna. Secondo quanto scrive il quotidiano La Nuova Sardegna pare che a capo dell’organizzazione ci siano persone del Nuorese.
L’organizzazione sembra essere strutturata con una squadra di spacciatori, che vedrebbe anche tra le sue fila, ragazzi di famiglie conosciute e stimate, e giovani universitari.
Tra gli esponenti di rilievo della presunta banda ci sarebbero alcune persone già condannate o attenzionate in quanto ritenute parte dell’associazione dedita al traffico di droga, estorsioni e rapine che, secondo l’accusa, farebbe capo a Graziano Mesina.
L’ex ergastolano Mesina è stato condannato in primo grado a 30 anni per associazione a delinquere per un traffico internazionale di droga. L’iter giudiziario che lo riguarda sta proseguendo con il processo d’appello.