Delle originali escursioni nell’area metropolitana

A cura della redazione

Vi segnaliamo alcune iniziative dell’Associazione Amici di Sardegna in collaborazione con la Pro Loco di Cagliari, che questo fine anno e inizio 2018 propone dei percorsi conoscitivi con una formula esclusiva dove, aspetti di storia, cultura, leggende e natura sono proposti senza soluzioni di continuità in una ottica multisensoriale di grande condivisione. Collaborano in questo progetto alcune associazioni fra cui: Ambiente Sardegna, Sardegna Sotterranea, I Love Sardegna, le Pro loco di Assemini e di Capoterra.

  

In particolare gli eventi proposti sono:

30/12 La ferrovia dimenticata. Sabato 30 dicembre si realizzerà una manifestazione assai particolare che si inserisce nel progetto “A volte basta poco” sostenuto dalla Fondazione di Sardegna.
Infatti in occasione della prossima edizione nazionale del mese dedicato alla Mobiità dolce, nella quale si terranno delle iniziative di spicco per la Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate, che si terrà nella primavera del 2018, vorremmo realizzare un percorso lungo i 15 kilometri della ex linea ferroviaria che da Maramura portava sino alla miniera di San Leone, che per l’occasione sarà visitabile.
Fra l’atro si ricorda che questa è stata la prima ferrovia della Sardegna e fu inaugurata il 20 novembre 1862 dal principe Umberto di Savoia, che approfittò dell’occasione per compiere una battuta di caccia nei dintorni. Una lapide murata nella vecchia direzione della miniera di San Leone ricorda il memorabile evento. I lavori della ferrovia furono portati a conclusione nel 1865
La giornata di sabato 30 dicembre sarà pertanto dedicata alla conoscenza e/o riscoperta della prima linea ferroviaria della Sardegna e per visitare la leggendaria miniera che solitamente è interdetta al pubblico.
La manifestazione è organizzata dagli Amici di Sardegna in collaborazione con la Pro loco di Assemini e di Capoterra, con gli Istituti superiori “Atzeni” di Capoterra e “Pertini” di Cagliari e con Sardegna Sotterranea, Ambiente Sardegna e i Love Sardegna.

Il percorso partirà da Maramura (dove alle ore 8,00 i partecipanti di incontreranno presso l’ufficio turistico del Comune di Capoterra) e si visiteranno i resti delle antiche strutture e proseguirà (con l’uso di mezzi privati) lungo il percorso delle vecchia ferrovia fino alla stazione di San Leone.
Lungo il tracciato si effettueranno delle soste dove si faranno dei tratti di percorso a piedi (che un tempo percorso ferroviario) con delle soste nelle quali i partecipanti saranno edotti su fatti e vicende riguardanti quel periodo storico.
Dopo il pranzo al sacco è prevista la visita guidata nella miniera. Le visite saranno effettuate con delle guide abilitate. Sarà anche offerto del panettone con spumante a tutti gli escursionisti. Per la partecipazione è gradito un contributo volontario.

NOTA  INFORMATIVA: LA PRIMA FERROVIA DELLA SARDEGNA CHE COLLEGAVA LA MINIERA DI SAN LEONE AL MARE
La miniera di S. Leone è nata grazie alla presenza di due fattori: quantità e qualità di materiale ferroso e la vicinanza dalla costa che consentiva di trasportare il minerale, con una rete ferroviaria, al pontile di Maramura in località La Maddalena, dove il minerale veniva imbarcato su dei velieri con destinazione Marsiglia e Corsica. Dalla Miniera di San Leone fu realizzata una ferrovia, a scartamento ridotto, fino al pontile d’imbarco. Un pontile di legno lungo circa 200 metri di cui ancora oggi sono visibili affiorare dal mare delle strutture metalliche di sostegno. Questa ferrovia è da considerare la prima strada ferrata entrata in funzione in Sardegna. Essa aveva una lunghezza complessiva di 15 chilometri e 400 metri e venne inaugurata il 20 novembre 1862 dal principe Umberto di Savoia, che per l’occasione approfittò per partecipare a una battuta di caccia sui monti di Cirifoddi e Monte Arcosu fra i territori dei Comuni di Capoterra, Uta e Assemini.
In ricordo di questo evento fu realizzata una lapide che venne murata nella facciata esterna delle Direzione della miniera di San Leone che ancora oggi è visibile, nonostante il forte degrado che regna in questi luoghi. Abbigliamento comodo con scarpe da trekking.
Per partecipare è necessario iscriversi con il modello sotto riportato . Per info chiamare il 3383187899

31/12/2017 Trekking con smurzu medioevale al Castello di Baratuli. Domenica mattina Amici di Sardegna e Ambiente Sardegna organizzano una piacevole escursione in un luogo molto suggestivo e inedito, assai vicino a Cagliari ma che pochi conoscono: il castello medioevale di Baratuli le domus de Janas di Is Arutas e la chiesa romanica di Santa Lucia a Monastir. 
Appuntamento ore 9,00 in Piazza Matteotti, a lato della Stazione dei treni, Angolo via Sassari (Ingresso parcheggi delle Ferrovie) rientro ore 12,00. Chi non volesse utilizzare la propria auto può prenotare un passaggio sui mezzi forniti dall’associazione telefonando al 3383187899. La visita prevede anche la degustazione di un antipasto medievale E’ opportuno indossare un abbigliamento adeguato e scarpe da trekking. il contributo per la partecipazione è di 10 euro per i soci escursionisti e 8 euro per i soci ordinari. 
Per partecipare è necessario prenotarsi scrivendo a amicidisardegna@tiscali.it e fornendo il proprio numero di telefono; Whatsapp e Tel. 3273672366

01/01/2018 Primo dell’anno nella gola del Diavolo. Lunedì 1 gennaio l’associazione Amici di Sardegna organizza un trekking sulle aree più selvagge e sconosciute della Sella del Diavolo tra gole, falesie e profumi di macchia mediterranea Un’escursione insolita con percorso ad anello, che farà tappa nella gola del Diavolo dove vedremmo una caverna fossile per poi risalire le falesie fino ad arrivare sopra la grotta dei colombi per poi rientrare nella gola e consumare un aperitivo a base di erbe locali.
Abbigliamento comodo con scarpe da trekking.
Appuntamento ore 09,00 in piazza Calamosca, fine tour intorno alle 12,00/12,30.
Quota di partecipazione 10 euro per i soci escursionisti e 8 euro soci ordinari.
Info e prenotazioni Amici di Sardegna: mail: amicidisardegna@tiscali.it; Tel. Whatsapp 3273672366

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