Dal 2018 attivo è il “bonus verde” per la detrazione al 36% delle spese per giardini, terrazzi e balconi.
Matzutzi (Presidente Confartigianato): “Mettiamo fuori gioco il lavoro nero e gli abusivi: fare i lavori in regola oggi conviene di più”. In arrivo la figura professionale del giardiniere.
di Antonio Tore
In Sardegna sono 1.545 le imprese che si occupano della cura e manutenzione del verde e della coltivazione, riproduzione e commercio di piante e fiori, e che danno lavoro a 1.343 addetti. Di queste realtà produttive il 28,5%, pari a 440 aziende, sono artigiane.
A livello provinciale 608 attività (di cui 256 artigiane) si trovano a Sassari e in Gallura, 574 (112 artigiane) sono registrate a Cagliari e nel sud Sardegna, 250 a Nuoro (51 artigiane) e 113 a Oristano (21 artigiane).
“E’ un settore molto dinamico – afferma Antonio Matzutzi, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – che però vede, come sempre più spesso accade, una crescita esponenziale di soggetti abusivi e irregolari che fanno della concorrenza sleale, quindi del lavoro nero, il loro modus operandi, eludendo le norme fiscali e quelle sulla
sicurezza sul lavoro”.
“Proprio per mettere fuori gioco chi lavora abusivamente e premiare chi, utente privato o pubblico, esigerà lavori fatturati e a regola d’arte – sottolinea sempre il Presidente di Confartigianato Sardegna – il Governo ha inserito nella Finanziaria 2018, il “bonus verde”, un incentivo fiscale che, come accaduto per altri settori come l’edilizia, potrà sostenere le imprese in difficoltà e venire incontro alle esigenze di recupero delle spese degli utenti finali. Inoltre, consentirà anche di migliorare qualitativamente le nostre città non solo per quanto riguarda le abitazioni ma anche per il verde privato”.
Il cosiddetto “bonus verde” per giardini e terrazzi è una agevolazione che entrerà in vigore al primo gennaio del 2018 e sarà detraibile per una cifra pari al 36% delle spese documentate relative al verde, fino a un massimo di 5mila euro per ogni unità immobiliare. Il nuovo sconto sarà dedicato alla sistemazione a verde “di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni”.
Quindi, soprattutto terrazzi, balconi, giardini condominiali, ma anche giardini pensili e coperture, messa a dimora di piante e arbusti e realizzazione dei pozzi. Tra le spese agevolabili indicate sono comprese quelle di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi indicati.
La detrazione spetta a condizione che i pagamenti siano effettuati con strumenti idonei a consentire la tracciabilità delle operazioni ed è ripartita in 10 quote annuali costanti e di pari importo nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi. La detrazione spetterà non solo per le singole unità ma anche per le spese condominiali.
“Questo rappresenta un fattore determinante per il futuro del comparto – prosegue Matzutzi – e si inserisce nelle politiche di incentivazione fiscale verso i privati, sotto forma di detrazione e di bonus che noi sosteniamo debbano diventare strutturali.”.
Ad oggi Confartigianato ha chiesto anzitutto l’irretroattività della norma nei confronti delle imprese già operanti nel settore e la previsione di un percorso formativo adeguato (quindi non eccessivamente lungo e soprattutto attuabile dalle Regioni) per coloro che vogliano intraprendere l’attività.