Da Cagliari parte il progetto “Resilienze culturali”

di Roberta Manca

Dopo una serie di ritardi dovuti ai problemi generati dalla Pandemia del Corona virus parte da Cagliari la prima tappa del progetto “Resilienze culturali” alla ricerca della sardità perduta…

Il progetto, realizzato dalla Associazione Amici di Sardegna è finanziato dalla Fondazione di Sardegna, con cui il sodalizio collabora da diversi anni con lusinghieri risultati, si svilupperà in diverse località della Sardegna per ritrovare ciò che resta delle nostre matrici culturali che, nonostante tutto, resistono al tempo, alla incuria e alla miopia di alcune Istituzioni e alla indifferenza di molti che pensano allo sviluppo senza memoria.

Nel corso della prima tappa si farà visita a un dei siti meno conosciuti e valorizzati della Sardegna. Tuvixeddu. Area archeologica legata al culto dei morti praticato dai punici in questa area fra il VI e il III secolo a. C. che, assai probabilmente, stabilirono la loro principale necropoli nella stessa area in cui i fenici, loro predecessori, praticarono le sepolture con una tecnica diversa e di superficie. I punici invece in questo periodo hanno privilegiato le sepolture ipogeiche a pozzo con camera funeraria sul fondo per conservare il corpo inumato (quasi sempre) di una sola persona. Ma più della storia della necropoli e delle civiltà che l’hanno espressa si parlerà della valorizzazione di questo sito che, nonostante sia il più esteso del bacino Mediterraneo e ben potrebbe diventare sito UNESCO. versa in uno stato di “eterna stasi”. Una attesa, un ristagno che né il tempo, né il buon senso possono oramai tollerare. Ma cosa è che impedisce a questo sito di potersi esprimere? Perché non si sostengono progetti di economia civile legati alla promozione della cultura; cultura che può dare tanto lavoro e stabile occupazione, nonché contribuire a migliorare i comportamenti e la sensibilità diffuse dei residenti. Queste sono alcune delle domande a cui domani si cercherà di dare delle risposte come esempio di “resilienze culturali” che nonostante tutto resistono e lentamente si diffondono radicandosi sempre più nel cuore di tanti sardi ma non solo…

Il progetto è realizzato in collaborazione con altri partner fra cui: Unpli Sardegna, Associazione Sa Facciola, APS Viviscout, Start Uno, Anci Sardegna, Forum Sad, Urbanchallengend event, Parco Geomineario e Storico Ambientale della Sardegna e ultimo ma non ultimo CSV Sardegna Solidale odv. Appuntamento venerdi 10 luglio dalle ore 19,30 per la diretta dalla pagina di facebook: https://www.facebook.com/www.amicidisardegna.it/

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