Corpo Forestale: volpina salvata diventa mascotte campagna antincendi
Un piccola volpe soccorsa dal personale del Corpo Forestale della Stazione di Oristano è diventata testimonial in un progetto didattico di divulgazione ambientale contro gli incendi.
di Annalisa Pirastu
Grazie al Servizio di recupero della fauna selvatica, coordinato dall’Assessorato della Difesa dell’ambiente, e alla sinergia con la Provincia e il Corpo forestale, per l’animale scampato a un incendio si apre un futuro da mascotte all’interno dell’Acquario di Cala Gonone, dove oggi viene ufficialmente introdotta.
La cucciola di volpe di circa un mese e mezzo era stata trovata ustionata e intossicata dal fumo, durante un incendio divampato lo scorso mese di maggio nelle campagne di Massama che ha condannato a morte il resto della famiglia. Soccorsa dal personale del Corpo Forestale, è stata affidata alle cure della Clinica Veterinaria Duemari di Oristano, convenzionata con la Provincia per gli interventi di soccorso e sanitari a favore della fauna selvatica nell’ambito della rete regionale. I veterinari, a causa del suo aspetto dopo l’incontro con le fiamme, hanno deciso di chiamarla Rosa Fumetta.
A distanza di tre mesi, la volpina non ha più necessità di attenzioni da parte dei veterinari, ma le sue condizioni non consentono il reinserimento in natura in quanto incapace di procurarsi il cibo, avendo perso le ultime falangi degli arti anteriori ormai privi di unghie. Inoltre ha ricevuto un nuovo imprinting dato dalla frequentazione degli umani.
L’Assessorato Regionale Difesa Ambiente, il Corpo Forestale e la Provincia di Oristano, insieme alla struttura veterinaria, hanno trovato una soluzione adatta alle sue condizioni, trovandole una nuova casa e facendola diventare testimonial dei danni che gli incendi provocano all’ambiente e alla fauna.
La struttura individuata è l’Acquario di Cala Gonone, l’unico giardino zoologico in Sardegna autorizzato alla custodia degli animali selvatici. Rosa Fumetta trova spazio nel giardino adiacente i fabbricati esistenti, in diretto collegamento con i locali dell’Acquario, in modo che possa mantenere il contatto con gli esseri umani ma anche isolarsi dai visitatori.