Città Metropolitana di Cagliari e Provincia del Sud Sardegna, che confusione!
In Sardegna si è fatto il solito pasticcio e invece di estendere la nuova città metropolitana a tutta la provincia di Cagliari come è stato fatto nelle altre 14 nuove istituzioni in tutta Italia, nell’isola si è scelto, per motivi di opportunità politica forse, di creare un altro ente, quello del Sud Sardegna
di Sergio Atzeni
“Abito a Nuraminis, provincia di Cagliari”, “Abito a Sestu, provincia di Cagliari”.
Sono gli errori più banali che oggi si commettono dopo l’istituzione nell’isola della Città metropolitana di Cagliari e la nuova Provincia del Sud Sardegna. Un pasticciaccio certo, come conseguenza pochi sanno che la provincia di Cagliari non esiste più e nel caso della prima risposta nella quale abbiamo indicato per esempio Nuraminis, la risposta esatta era “Abito a Nuraminis, provincia del Sud Sardegna”, mentre nel secondo caso si doveva dire “Abito a Sestu, Città Metropolitana di Cagliari”.
In Sardegna si è fatto il solito pasticcio e invece di estendere la nuova città metropolitana a tutta la ex provincia di Cagliari come è stato fatto nelle altre 14 nuove istituzioni in tutta Italia, nell’isola si è scelto, per motivi di opportunità politica forse, di creare un altro ente quello del Sud Sardegna e questo in barba al referendum dove erano state abolite le nuove provincie regionali (Olbia Tempio, Ogliastra, Medio campidano e Carbonia Iglesias).
Insomma la nuova Provincia regionale del Sud Sardegna ha suscitato fin dal suo nascere e suscita gelosie e il nuovo capoluogo Carbonia è pertanto provvisorio, La nuova istituzione non è stata accolta certo bene dall’ex provincia del Medio Campidano che è stata assorbita insieme all’ex provincia di Carbonia-Iglesias e a quello che restava della provincia di Cagliari al netto della città metropolitana.
La strada più lunga è stata scelta dalla Giunta Pigliaru e approvata dal Consiglio regionale che hanno istituito in pratica una nuova provincia dopo che i cittadini avevano chiesto di abolirle. Poi per ritornare alla città metropolitana di Cagliari si è scelto di comprendere dei comuni come Villa San Pietro e Pula per esempio e escludere San Sperate, Monastir, Dolianova e Soleminis, che sono a un tiro di schioppo dal capoluogo. Insomma nessuna logica, nessuna semplificazione ma solo calcoli incomprensibili da parte di chi governa l’isola che il cittadino non capisce e per questo si allontana sempre più dalla politica e dalle urne.