Caria a Coldiretti: “Rivedere il programma e nuove risorse per lo sviluppo rurale”

L’assessore dell’Agricoltura  Pier Luigi Caria: “Abbiamo  concordato in Commissione attività produttive del Consiglio regionale di fare una rimodulazione del Programma di sviluppo rurale, in collaborazione con tutti i portatori di interesse, così da trovare nuove risorse per lo scorrimento delle graduatorie per le Misure 6.1 e Pacchetto giovani che favoriscono il ricambio generazionale in agricoltura”

 redazione

“Oggi abbiamo concordato in Commissione attività produttive del Consiglio regionale di fare una rimodulazione del Programma di sviluppo rurale, in collaborazione con tutti i portatori di interesse, così da trovare nuove risorse per lo scorrimento delle graduatorie per le Misure 6.1 e Pacchetto giovani che favoriscono il ricambio generazionale in agricoltura”. Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, dal palco allestito dagli aderenti a Coldiretti Sardegna su un camioncino parcheggiato davanti al palazzo del Consiglio regionale a Cagliari. Dopo due ore di colloquio in Commissione Attività produttive con una delegazione dell’associazione di categoria, l’assessore ha deciso di parlare alle centinaia di manifestanti, fra cui numerosi ragazzi e ragazze giunti in città per chiedere maggiori risorse per lo scorrimento dei bandi su primo insediamento dei giovani e sulle misure a investimento legate a tale intervento. “Da mesi chiedo in tutti gli incontri istituzionali se vogliamo un Programma di sviluppo rurale di sviluppo oppure di sostengo – ha detto Caria –. Un programma che punti a far crescere e migliorare la nostra agricoltura proprio partendo dai giovani. Mi sono insediato come assessore a marzo 2017 – ha proseguito l’esponente della Giunta – e uno dei miei primi atti è stato quello della firma dei contratti per le concessioni del bando Terra ai giovani. A marzo 2017 affidammo 10 lotti di terre incolte ad altrettanti ragazzi che avevano deciso di costruire il proprio futuro in agricoltura. Il bando 6.1 e Pacchetto giovani era già pronto ed è partito alcuni giorni dopo il mio arrivo. Le risorse erano già stanziate e i numeri dei potenziali beneficiari erano sotto gli occhi di tutti: 572 domande ammesse della Misura 6.1 sono il risultato infatti della divisione delle economie disponibili per i 35mila euro previsti per ogni primo insediato. Lo stesso si può sostanzialmente dire per le 311 richieste finanziabili del Pacchetto giovani. A chiusura dei bandi le domande giunte nei nostri uffici avevano tuttavia superato di gran lunga la disponibilità finanziaria, così come sempre è purtroppo accaduto in passato. Oggi dobbiamo fare il possibile per trovare nuovi fondi da dirottare su quest’azione. Per soddisfare tutte le richieste sarebbero necessari 80 o addirittura 100milioni di euro. Sarà difficile trovare tutte queste risorse – ha concluso Caria – ma ci impegneremo al massimo per recuperare quante più somme possibili”.

Il primo appuntamento utile per iniziare a ragionare su una rimodulazione delle economie del PSR è fissato per il prossimo lunedì con la convocazione in Assessorato dell’Agricoltura del Tavolo verde, dove sono rappresentate le associazioni di categoria agricola e i diversi portatori di interesse del comparto. I lavori saranno utili per fare un primo grande ragionamento su dove reperire le risorse necessarie. Da quali voci, che non siano condizionate da vincoli di spesa imposti dalla Commissione europea, attingere. Proprio l’1 marzo giungeranno in Sardegna i delegati della Commissione UE con cui si aprirà il confronto sulla rimodulazione del PSR. I lavori si terranno all’interno dell’Autorità di gestione che, rappresentata da oltre 80 soggetti a vario titolo coinvolti nel settore agricolo, dovranno presentare una proposta di revisione sulla programmazione. Poiché il 48% dei fondi PSR sono di provenienza comunitaria è fondamentale un’attenta interlocuzione con i rappresentanti di Bruxelles.

 

Commenta!